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Il Gazzettino: La serie B fa paura, bisogna investire

Apertura de Il Gazzettino con la parola ai tifosi: Il viaggio tra i principali Udinese Club della Destra Taglia- mento inizia proprio dal timore di vedersi seduti in uno stadio bellissimo, ma in una categoria che ormai Udine ha dimenticato. Non lo...

Monica Valendino

Apertura de Il Gazzettino con la parola ai tifosi:

Il viaggio tra i principali Udinese Club della Destra Taglia- mento inizia proprio dal timore di vedersi seduti in uno stadio bellissimo, ma in una categoria che ormai Udine ha dimenticato. Non lo diciamo noi, lo urla la pancia del tifo. Prima di calarci nella realtà pordenonese, però, spazio al commento di Daniele Muraro, presidente di Auc, il club dei club «Siamo preoccupa-ti - spiega - perché non siamo abituati a lottare per la salvezza fino a questo punto. Altre squadre lo sono di più. La paura tra la gente è tanta. Personalmente credo che ne usciremo, che i valori alla fine verranno fuori. Ma in tanti dicono "non voglio finire in B"».

Già, in tanti, anche in provin-cia di Pordenone. «La serie B ci fa paura, ma per non andarci bisogna fare qualcosa». E qui si innesta il secondo filone del ragionamento, quello che va più a fondo. Tra cause, colpe, inno- centi e colpevoli si snoda l'anali- si dei club pordenonesi. Il più duro è Rudi Tramontin, presidente dell'Udinese Club di Rove- redo. Presente anche a Napoli, vero malato di Udinese, il nume- ro uno roveredano ci va pesantissimo: «Da fuori sembra che l'ambiente, la situazione, il momento abbia rotto la sinergia anche in spogliatoio. Non si vede gioco, non si vede un progetto». Di chi le colpe, allora? «La proprietà - attacca il presidente-tifoso - si è allontanata dalla gente e non spende come dovrebbe. Sognavamo Fabio Quagliarella, sarebbe stato un bel regalo». Sposta il mirino su altro (e su altri), invece, Annalisa Paglietti, presidentes- sa del club "Fabio Rossitto" di Spilimbergo: «Assolvo la proprietà - spiega - in particolare Gianpaolo Pozzo. Per me è come un padre di famiglia e lui continua a volerci bene. Non vedo invece un gruppo di calciatori uniti, e qui devo tirare anche in ballo l'allenatore. Dovrebbe amalgamare, mentre oggi non sembra ci stia riuscendo. Non sembrano tutti dalla stessa parte».

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