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Messaggero Veneto: Il futuro passa per Empoli

Un risultato positivo potrebbe lanciare oltre la salvezza i bianconeri

Redazione

La presentazione del Messaggero Veneto a Empoli-Udinese

C’è un campionato da giocare. Un nuovo campionato da giocare. Gigi da Aquileia l’ha detto a chiare lettere ieri prima di partire alla volta della Toscana, con il “solito” charter che dalla stazione aeroportuale di Ronchi dei Legionari ha fatto atterrare l’Udinese poco prima delle 18.30 all’Amerigo Vespucci di Firenze, dove passerà la notte lungo in hotel cittadino lungo l’Arno, con il muso del pullman puntato sulla Pisa-Livorno, la superstrada che collega Empoli col capoluogo. Il meteo è tutt’altro che apocalittico: la neve è rimasta sull’Appennino, oggi allo stadio Castellani è prevista una giornata invernale umida ma tutt’altro che rigida, 12 gradi nel pomeriggio, raccontano i bollettini. Flashback. A prima vista tiepido anche il clima della gara. L’Empoli ha 8 lunghezze di vantaggio sul trio sul fondo, guidato dal Palermo, l’Udinese è la prima della colonna di destra della classifica, a metà dunque: quindi non sembrano esserci “micce” accese sotto la sedia delle due squadre. Ma c’è voglia di rivalsa: dopo la gara d’andata, la prima vinta dai bianconeri in questa stagione (2-0 con gol di Felipe e Perica nel finale), con Iachini in panchina, Martusciello lasciò il Friuli scuro in volto, convinto – raccontano le fonti toscane – di aver perso in modo immeritato, contro un’avversaria che oscillò in modo pauroso in difesa, sotto i colpi di un autentico assedio empolese. I primi segnali che qualcosa con Beppe al timone non funzionava in termini di gioco e personalità. Il tecnico, annusata l’aria, pensò bene (male col senno di poi) di scaricare la responsabilità su alcuni giovanotti, Fofana su tutti, reo di non aver tamponato a dovere l’imprendibile Saponara. Un abbaglio da revisione del patentino, come succede col codice della strada. Scenario. Da allora l’Udinese ha cambiato pelle, si è rilanciata puntando anche sui giovani, Fofana e Jankto, per esempio. E su queste basi Delneri ora chiede ai suoi di cambiare marcia, di darsi un obiettivo ben preciso, agganciare l’ottavo posto che è un risultato credibile, considerando che l’Atalanta è già fuggita e che anche la Fiorentina delle ultime uscite pare avere un potenziale superiore per organico e qualità tecniche. Insomma, bisogna puntare al Toro, sorpassare il Cagliari, tenendosi alle spalle le genovesi, Chievo, Bologna e Sassuolo. Non semplice, soprattutto perché il calendario non dà una mano all’Udinese che per questo deve sfruttare al massimo una gara sulla carta alla portata come quella di oggi a Empoli. Altrimenti con Milan in casa, con Chievo e Fiorentina fuori, nelle successive tre giornate rischi di ritrovarti col sedere a terra e il morale sotto i tacchi.

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