rubriche

Delneri e Giacomini, mai così vicini

Delneri ha ottenuto molte soddisfazioni nella sua carriera e sicuramente qualcosa da quell'Udinese storica di cui ha fatto parte e dal suo allenatore ha preso spunto.

Paolo Minotti

Massimo Giacomini riuscì nell'incredibile impresa di portare l'Udinese dalla C alla A in un periodo segnato dalla tragedia del terremoto che colpì il Friuli, riportando la gente allo stadio, regalando speranza e serenità alle persone, unendo un territorio alla sua squadra di riferimento dopo anni bui nelle serie inferiori, dando a molti giovani friulani la possibilità di tifare l'Udinese con orgoglio senza cedere alle solite grandi. Questa è stata la vera vittoria dell'Udinese di mister Giacomini, conquistare nuovi tifosi, consolidare i vecchi e riprendersi quelli piegati ai poteri forti, i servi del padrone, i traditori della patria.

E lo ha fatto alla grande, entrando nella storia, con un gioco spettacolare, paragonabile al calcio totale dell'Olanda, e in quella che fu l'ultima trionfale marcia che portò i bianconeri in serie A nella stagione 1978/79, fece parte proprio Gigi Delneri.

Il biondo dai piedi buoni, fortemente voluto dal mister con la pettinatura più longeva del calcio italiano, era il fulcro del gioco ed amava far correre il pallone piuttosto che corrergli dietro, ma sapeva fornire palloni deliziosi per i compagni, specialmente quelli del reparto avanzato.

Delneri ha ottenuto molte soddisfazioni nella sua carriera e sicuramente qualcosa da quell'Udinese storica di cui ha fatto parte e dal suo allenatore ha preso spunto.

E allora cosa augurargli di meglio se non ottenere lo stesso successo del suo maestro, entrare nella storia, riportare il calcio che piace allo Stadio Friuli, ricucire il feeling con i tifosi, riconquistare quelli persi, sempre di non regalarne altri alle big del campionato dopo gli ultimi anni negativi ?

Che la società abbia la volontà di pianificare un progetto tecnico e non solo commerciale.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso