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L’anno che vorrà, verrà

L'Udinese alla ricerca dello spettacolo perduto: lo stadio lo reclama

Redazione

Le potenzialità ci sono tutte, se le sono costruite negli anni, sapendo allestire formazioni di alto livello, dimostrando di saper scegliere giocatori giusti, guidati da allenatori giusti.

Un lavoro da esperti, altalenato però, da alcune stagioni più deludenti per scelte economiche e di mercato che di fatto hanno impedito in almeno 4 circostanze, nelle annate di Zaccheroni, Spalletti, Marino e Guidolin, di poter puntare a vincere qualcosa,  e che se restano comunque impresse nella memoria come ricordi indelebili di traguardi importanti e soddisfazioni, al momento, senza pari, mi piacerebbe pensare che il Paron, riguardandosi indietro, provi un po di rimpianto per non “ averci provato “. Perchè le possibilità c'erano.

Quelle annate hanno detto che solo con giocatori di qualità si potevano ottenere quei risultati, e che solo con la loro riconferma o con l'arrivo di sostituti di altrettanto livello, si sarebbe potuto raggiungere qualcosa di storico, come l'Italia intera ci riconosce, perchè basta leggere i commenti sui vari siti web sportivi italiani e scoprire di come tutti si sorprendano di quanti grandi giocatori siano passati di qua senza riuscire a vincere niente proprio per la monetizzazione sistematica decisa a priori ad ogni fine stagione.

Con la costruzione del nuovo Stadio, Pozzo ha assicurato che questo non accadrà, anzi, sarà un valore aggiunto, nono solo per tifosi e società, ma anche per poter trattenere o far arrivare qualche giocatore importante.

Tutto dipenderà da cosa deciderà di fare.

Certo, le cose vanno fatte per gradi e se questa stagione va considerata si come transitoria, bisogna anche già pensare a gettare le basi per la prossima, focalizzando chi dovrà arrivare come rinforzo e chi dovrà partire, almeno per garantire quello spettacolo che da alcuni anni manca e che uno stadio così bello reclama.

L'anno che vorrà,verrà.

Paolo 'Il Mino' @MondoUdinese

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