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Si scartano i regali di Natale: cosa ci sarà per l’Udinese?

Babbo Natale è ormai passato in nottata, e sotto gli alberi illuminati se ne stanno i doni che ha appena portato nelle case di tutto il mondo. Chissà cosa avrà lasciato in quella dell’Udinese, passando dal camino dei Pozzo: una domanda...

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Babbo Natale è ormai passato in nottata, e sotto gli alberi illuminati se ne stanno i doni che ha appena portato nelle case di tutto il mondo. Chissà cosa avrà lasciato in quella dell'Udinese, passando dal camino dei Pozzo: una domanda che fa ben sperare tutti i tifosi bianconeri. In fondo, al Friuli sono stati buoni quest'anno: è stato ingaggiato un tecnico giovane e bravo, i lavori per il nuovo stadio sono iniziati e Totò ha tagliato il traguardo delle 200 reti in Serie A.

Scherzi a parte, il 2014 dell'Udinese è stata un'annata piuttosto positiva, seppur senza qualificazioni europee, che ha visto chiudersi un ciclo importante come quello di Guidolin e iniziare quello giovane di Stramaccioni. Il bilancio tipico di fine anno possono aspettare ancora qualche giorno, mentre oggi non si può non parlare dei regali che tutti i friulani vorrebbero ritrovare al ritorno dalla sosta natalizia: non necessariamente nomi nuovi, ma anche obiettivi e mentalità un po' diverse dal solito.

"Me lo compri papà?" avrà chiesto mille volte al patron Pozzo il mister romano, ottenendo rispose molto diverse da quelle dell'ex suo Presidente all'Inter, Moratti. Vuoi la differenza notevole di portafoglio, vuoi il minore appeal di una piazza come Udine rispetto a Milano, se qualche rinforzo arriverà in regione a gennaio molto probabilmente non sarà un bomber da copertina o un gigante della difesa, né un jolly per il centrocampo ricercato da tutti i grandi club. Cosa a cui i tifosi ci hanno fatto il callo, abituati a nomi all'inizio sconosciuti e poi meteore in Europa (vedi Alexis Sanchez).

In cuor loro, i supporter bianconeri sarebbero già ben contenti se per Natale arrivasse un successo contro il Napoli in Coppa Italia. Ancora meglio sarebbe arrivare in finale di quel benedetto trofeo e giocarsela, cosa che i ragazzi di Strama possono fare benissimo. E chissà se, nella sua lettera personale al vecchio, caro Babbo, il tecnico non abbia chiesto di sollevare proprio quella coppa tanto bisfrattata ma preziosissima per raggiungere l'Europa League.

I doni sono pronti a essere scartati. La curiosità è altissima, mentre lontano risuona ancora la risata del primo cittadino del Polo Nord. Ma il tutto si saprà soltanto dal 6 gennaio in poi, e la partita contro la Roma potrebbe già preannunciare un 2015 da gustare. Intanto godiamoci questo Natale targato Strama e Stankovic, con 22 punti in tasca e lo sguardo puntato in alto. Molto in alto.

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