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Udinese, un passo indietro che preoccupa

Seconda sconfitta consecutiva e preoccupante passo indietro dell’Udinese di Delneri che già in spirito natalizio ha praticamente regalato due reti agli avversari, come già accaduto purtroppo in altre occasioni

Massimo Liva

Seconda sconfitta consecutiva e preoccupante passo indietro dell’Udinese di Delneri che già in spirito natalizio ha praticamente regalato due reti agli avversari, come già accaduto purtroppo in altre occasioni. Non sarebbe giusto colpevolizzare solamente un reparto, quello difensivo che al momento appare quello in maggiore difficoltà, tutta la squadra bianconera ammirata (si fa per dire) contro il Cagliari merita un voto negativo per non aver concretizzato una supremazia abbastanza evidente in particolare nel primo tempo. Cyril Thereau, ad esempio, uno che non parla mai a caso, e che non si limita alle solite frasi di circostanza ha parlato, nel post partita, di egoismo e del fatto di doversi aiutare l’uno con l’altro per riuscire ad ottenere risultati soprattutto in campi difficili come quello di Cagliari. Parole che rappresentano un piccolo segnale d’allarme, pronunciate da uno dei simboli di questa squadra, uno degli elementi di maggiore esperienza della rosa bianconera, e per questo motivo vanno tenute in particolare considerazione.

Un passo indietro notevole da questo punto di vista da parte della formazione di Delneri è stato fatto, l’Udinese sembrava essere guarita sotto questo aspetto, i bianconeri sembravano essere tornati una squadra nel vero senso della parola, invece c’è ancora molto da lavorare. C’è da dire che la prestazione nel complesso contro il Cagliari da parte dei bianconeri non è stata del tutto negativa, l’Udinese ci ha provato fino all’ultimo, colpendo due pali, mostrando in ogni caso un atteggiamento propositivo, provando a giocarsela fino all’ultimo secondo, cosa che non succedeva fino a qualche tempo fa prima dell’approdo in panchina di mister Delneri. L’Udinese è purtroppo caduta ancora una volta negli stessi errori, cambiano i moduli ma la difesa continua a fare acqua da tutte le parti, qualche intervento in questo senso va fatto altrimenti il copione difficilmente sarà diverso.

E’ ora di cambiare gli interpreti della difesa?Il "caso" Danilo può aver lasciato degli strascichi all'interno dello spogliatoio? Se nelle ultime due stagioni la difesa bianconera ha subito la bellezza di 120 reti e non è stato fatta nessuna modifica o quasi in questo senso perché ci si sorprende se il punto debole dell’Udinese è proprio questo reparto? D’accordo è arrivato Angella che sembrava dovesse essere uno dei colpi di mercato bianconeri, ma finora si è visto poco o nulla, troppo poco per cambiare le cose.

Mister Delneri ci sta provando in tutti i modi, sta cercando di plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza , vuole che la sua Udinese abbia una mentalità vincente e che giochi un calcio offensivo. Fino al match contro il Napoli di cose positive se n’erano viste parecchie, i bianconeri sembravano aver cambiato marcia, la squadra sembrava essere in costante crescita, ma purtroppo certi limiti e alcuni difetti non si eliminano nel giro di qualche settimana.

Ora c’è da riordinare le idee, cercando di ottenere più punti possibili da qui alla sosta natalizia per non cancellare di colpo tutti i progressi mostrati nelle ultime gare. Segnali positivi arrivano da Penaranda fino a questo momento etichettato come oggetto misterioso, ma che a Cagliari ha dimostrato invece di avere talento e qualità da vendere. Se il venezuelano continuerà su questa strada potrà trovare spazio e godere di maggior fiducia da parte del tecnico.

Contro il Bologna prossimo avversario dei bianconeri è vietato fallire, c’è un compleanno da festeggiare nel migliore dei modi e una squadra da ritrovare, la vera Udinese di Delneri non può essere quella vista a Cagliari.

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