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Un mese per capire di che pasta siamo fatti

Archiviato il gennaio più freddo della storia, ora l'Udinese si interroga su quale sia la sua collocazione in questo campionato. Chievo, Fiorentina, Sassuolo e Lazio potranno fornire le agognate risposte

Castellini Barbara

Dalle oscurità di Empoli ai bagliori con il Milan. La metà del campionato 2016-2017 è stata ampiamente superata e ancora fatichiamo a capire quale sia il valore reale dell'Udinese. Come un titolo del mercato azionario asiatico, la formazione bianconera oscilla tra prestazioni indecenti e prestazioni surreali, rendendo difficoltosa ogni forma di investimento su di essa. Eppure da quando è arrivato mister Gigi Delneri ha cercato di portare equilibrio e razionalità in un gruppo multicolor e privo di un'identità specifica. La missione sembrava compiuta fino a quel passo falso al Carlo Castellani, che ci auguriamo tutti resti solo un antipatico ricordo.

Ma per essere certi che la vittoria con il Milan non sia stato un episodio, l'Udinese dovrà dimostrare nelle prossime quattro gare di aver cambiato mentalità ed essersi data un vero obiettivo. Perchè la salvezza ormai è al riparo, ma la stagione non è conclusa, anzi, potrebbe fornire ancora grandi soddisfazioni ai bianconeri. Dopo un gennaio piuttosto atroce - difficilmente capiterà in futuro di incontrare Inter, Roma e Milan nell'arco di quattro giornate -, ora si apre un febbraio sulla carta più agevole, ma con ben tre sfide su quattro lontane dalle mura amiche. Domenica si comincerà con la trasferta a Verona contro il Chievo, che vanta gli stessi punti, 28, dei friulani. Potremmo definire, quindi, il confronto al Marc'Antonio Bentegodi come uno scontro diretto nella "Terra di Mezzo": chi vince salirà nella parte sinistra della classifica, chi perde rimarrà bloccato in quella destra. Qualsiasi ambizione, grande o piccola, può essere alimentata o placata a Verona.

Subito dopo il confronto con il team di Rolando Maran, l'Udinese andrà a far visita alla Fiorentina (sabato 11 febbraio, calcio di inizio alle 20.45). I viola attualmente sono fuori dalla zona Europa, ma la corsa è tutt'altro che esaurita. E considerando i precedenti dei bianconeri all'Artemio Franchi questa è una sfida ad altissimo indice di difficoltà. Decisamente più abbordabile - e assolutamente da non fallire - sarà, invece, il match del 19 febbraio alle 15 contro il Sassuolo allo stadio Friuli. All'andata i neroverdi, che stanno pagando a caro prezzo la prima stagione europea, si imposero per 1-0 al termine di una gara davvero priva di emozioni per i friulani, sulla falsariga di quella disputata dieci giorni fa in Toscana. E visto che Delneri ha ribadito più volte che certe partite non le vuole più vedere...

Febbraio si concluderà, infine, con l'incontro allo stadio Olimpico contro la Lazio (domenica 26 febbraio alle 15). Ecco un altro confronto per nulla semplice, contro una squadra che sta dimostrando molto più di quello che dicono i meri numeri. Ma se l'Udinese metterà in campo l'energia, l'entusiasmo, l'intensità ammirati domenica contro il Milan (e nelle precedenti uscite con Inter e Roma), potrebbe ben figurare su qualsiasi palcoscenico, indipendentemente dal risultato finale. Basta volerlo, perchè come dicevano i letterati dell'800 - e le loro parole sono intramontabili - "Volere è potere".

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