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Una gelata di fine stagione

Una partita nata male (col rinvio), finita peggio (con la sconfitta): indecifrabile, inspiegabile, ingiustificabile. Giusto mandare la squadra in ritiro, ma se ad Aprile – dopo le raccomandazioni di Stramaccioni alla vigilia – il...

Monica Valendino

Una partita nata male (col rinvio), finita peggio (con la sconfitta): indecifrabile, inspiegabile, ingiustificabile. Giusto mandare la squadra in ritiro, ma se ad Aprile - dopo le raccomandazioni di Stramaccioni alla vigilia - il gruppo non  riesce a capire che nel calcio non esistono (mai, mai, mai) partite semplici, allora la tanto ambita maturità non si troverà, ahinoi, in questa stagione.

Parma era una gara non importante, ma chiave per dimostrare che l’Udinese aveva metabolizzato errori passati (Cesena) e nuovi schemi. Le assenze avranno pesato certamente, ma se è vero che solo ieri si è elogiato il lavoro sulla rosa, è giusto oggi sottolineare che proprio il gruppo è mancato. Non c’è stato un giocatore che si sia salvato a fine gara.  Non  c’è stata un’azione vera su cui recriminare. Non c’è stato episodio dubbio su cui aggrapparsi. C’è stata una non prestazione, altro non c’è da dire. La delusione è tanta, perché la squadra ha tradito.

I provvedimenti presi a caldo vanno bene, ma il problema va risolto facendo crescere la mentalità. La squadra aveva la possibilità di scrollarsi di dosso le critiche subite quest’anno, invece, l’anima è andata persa in un colpo, in una giornata primaverile, dinanzi a un Parma orgoglioso che ha da insegnare molto ai bianconeri quest’oggi.

Una partita che ha stravolto il giudizio più che positivo maturato nelle precedenti quattro gare: cosa sia successo lo sa meglio di tutti il club e strascino. E’ evidente che però hanno giocato male tutti, per cui è l’approccio a essere venuto meno. Grave, molto.

Ora col Palermo, in casa, urge tornare alla vittoria che manca dall’otto marzo quando col Torino si è vinto 3-2: non può essere così brutta l’Udinese, il lavoro è evidentemente ancora da finire. Certamente se sabato si parlava di primavera dove seminare per il futuro, questa gelata di fine stagione non aiuta a trovare spunti.

La migliore risposta la dà il campo, come sempre: per cui bene il silenzio assordante a fine partita dei giocatori, si torni immediatamente a parlare con i risultati. Possibili e necessari per cancellare questa pagina tutta da dimenticare (dopo averla letta a dovere).

©Mondoudinese

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