Chi dice viola dice danno. L'abbinamento è automatico considerato il cammino travagliato dell'Udinese all'Artemio Franchi nell'ultimo decennio. Tra larghe sconfitte e brucianti delusioni, la formazione bianconera ha raccolto nulla (o quasi) dal 2007 a oggi nelle trasferte fiorentine. Una tradizione negativa che l'undici di Gigi Delneri sabato sera proverà a sfatare, approfittando magari dell'attuale vulnerabilità difensiva del team di Paulo Sousa (ricordiamo le 7 reti subite nelle ultime due giornate tra Genoa e Roma).
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Viola, quel colore “maledetto” per l’Udinese
L'ultima vittoria dei bianconeri all'Artemio Franchi risale a quasi dieci anni fa: da allora nessun pareggio, ma solo sconfitte pesantissime. In campionato come in Coppa
Se, però, dovessimo affidarci solamente ai numeri sapremmo molto bene su qualche squadra affidare la nostra puntata. La Fiorentina - solamente in casa, perchè al Friuli il bilancio è decisamente diverso - rappresenta un'autentica bestia nera per le zebrette. Ancora è vivo il ricordo della passata stagione: il 6 dicembre 2015, con Stefano Colantuono sulla panchina friulana, l'Udinese fu battuta per 3-0 (Badelj, Ilicic su rigore e Rodriguez) senza possibilità di appello. Stesso risultato incassato l'anno precedente: il 29 ottobre 2014, con allenatore Andrea Stramaccioni, i bianconeri subirono la doppietta di Babacar e la rete di Borja Valero, con il solo Di Natale che mise i brividi a Neto colpendo un palo sullo 0-0. Ma è il 2014 a essere stato un vero anno maledetto per l'Udinese al Franchi. Il 6 aprile, infatti, con Francesco Guidolin in panchina, i friulani subirono un'altra sconfitta: in vantaggio con l'ex Cuadrado, gli uomini di Vincenzo Montella raddoppiarono dal dischetto con Rodriguez tra le proteste (giuste) bianconere (il contatto tra Danilo e Cuadrado segnalato dall'arbitro Celi non era sanzionabile con il rigore). Seppur questo risultato fu particolarmente ingiusto, il ko più tremendo di quell'anno capitò due mesi prima e precisamente l'11 febbraio 2014, in occasione del ritorno della semifinale di Coppa Italia. I bianconeri, reduci dal successo casalingo per 2-1, furono fermati sul 2-0 dai viola in gol con Pasqual e, ancora una volta, con l'ex Cuadrado. In una stagione davvero avara di emozioni per i colori bianconeri, la Tim Cup rappresentava l'unico sogno possibile e la formazione toscana lo spense con estrema crudeltà. A distanza di tre anni esatti (l'Udinese giocherà proprio l'11 febbraio), la voglia di vendetta è ancora elevatissima.
Ma anche prima di quell'annus horribilis l'Udinese aveva ricevuto sonori schiaffi sotto la Curva Fiesole. La stagione 2011-2012 delle zebrette si aprì sabato 25 agosto alle 18 proprio al Franchi e l'inizio di partita prometteva bene con Maicosuel in gol dopo 28 minuti. Ma nella ripresa cambiò tutto: Jovetic al 22' riacciuffò il pari e a tempo scaduto gelò i bianconeri con una prodezza delle sue. Lo stesso anno, il 5 febbraio, si registrò un'altra rimonta vincente da parte del team viola: sotto di una rete (Di Natale), i padroni di casa ribaltarono la situazione con Jovetic e Cassani. Nei minuti finali Jo-Jo siglò il 3-1 e Torje riaprì l'incontro a un minuto dal novantesimo. Troppo tardi per sperare in un pareggio. Decisamente più pesante, invece, il passivo dei bianconeri di Guidolin registrato il primo maggio 2011: al gol di Vargas e alle doppiette dell'ex D'Agostino e di Cerci l'Udinese rispose con le reti di Pinzi e Asamoah, al termine di un pomeriggio davvero da dimenticare. Anche l'anno precedente, il 28 marzo 2010, con Pasquale Marino alla guida, i bianconeri furono travolti per 4-1 (reti di Vargas, Gilardino, Santana, Jovetic e unica marcatura friulana firmata Pepe). Risultato praticamente identico il 23 novembre 2008: un 4-2 con Floro Flores in apertura e Di Natale in chiusura, in mezzo la doppietta di Montolivo e le reti di Mutu e Gilardino.
Dunque a quando risale l'ultimo successo bianconero a Firenze? Quasi dieci anni fa. Era esattamente l'11 novembre 2007, quando l'Udinese riuscì a imporsi per 2-1: dopo 23 minuti Quagliarella portò in vantaggio gli ospiti. Quattro minuti più tardi Pazzini siglò l'1-1, ma al 19' della ripresa Di Natale, imbeccato da Inler, firmò il definitivo 2-1, in una domenica drammatica per il calcio italiano, nella quale perse la vita Gabriele Sandri. Da allora sono arrivate solo batoste. Che sia giunta (finalmente) l'ora di invertire il trend? Andiamo a sgarfare boys!
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