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Serie A: la moviola della 36ma giornata

A seguire la moviola della 36ma giornata a cura del Corriere dello Sport GERVASONI  ATALANTA-GENOA1-4 Roncaglia-D’Alessandro: netto Manca un calcio di rigore a Bergamo, il solito Gervasoni perdona anche Pinilla da due falli uno più…....

Monica Valendino

A seguire la moviola della 36ma giornata a cura del Corriere dello Sport

GERVASONI  ATALANTA-GENOA1-4

Roncaglia-D’Alessandro: netto

Manca un calcio di rigore a Bergamo, il solito Gervasoni perdona anche Pinilla da due falli uno più.... arancione dell’altro. Partiamo dalle cose certe, ovvero dal penalty concesso all’Atalanta: è così palese, senza senso il braccio alto tipo pallavolo di Burdisso che colpisce il pallone con il pugno destro, che non dare rigore sarebbe stato più che clamoroso. Lo è, invece, clamoroso, il fallo di Roncaglia ai danni di D’Alessandro in area, siamo 1-1, il difensore rossoblù schiaccia il piede destro sul tallone sinistro dell’avversario, né Gervasoni, né l’addizionale Di Bello muovono un muscolo. Sbagliando. Errori anche dal punto di vista disciplinare: è netto il fallo di Pinilla su Izzo in area del Genoa, l’arbitro dà il vantaggio ma ad azione ferma avrebbe dovuto ammonire l’attaccante. Che, alla ripresa del gioco, dopo due minuti, entra diretto ancora su Izzo. Arancione, doppio giallo, fate voi: era da espulsione.

CERVELLERA  CAGLIARI-PALERMO 0-1

Dubbio su Farias, rigore su Sau

Un’altra domenica negativa per Cervellera, che non riesce proprio ad ingranare le marce medie (figurarsi quelle alte). Prima di arrivare agli episodi-chiave, basterebbe raccontare cosa non ha fischiato dopo pochi minuti dall’inizio della partita. Un’uscita illogica di Sorrentino fuori dall’area su Cop, con tanto di affossamento: non fischiare, perché? Arriviamo agli episodi: c’è una spinta con il braccio sinistro che si stende di Gonzalez ai danni di Farias, che di suo (forse perché in velocità) non fa molto per rimanere in piedi. La spinta c’è, avesse fischiato il rigore, nessuno lo avrebbe etichettato come inventato. C’è poi un doppio contatto su Rossettini, di Vitiello prima e di Daprelà poi: non è da penalty. E’ invece certo il rigore su Sau: in attesa di un cross dal fondo, Andelkovic gli da un calcio da dietro, non dovrebbero esserci dubbi.

ROCCHI  TORINO-CHIEVO 2-0

Contatto su Martinez: rebus

Positiva la partita di Gianluca Rocchi, che Messina ha mandato in campo in una gara di medio cabotaggio evidentemente per preservarlo per impegni più difficili (Napoli-Lazio all’ultima giornata?). L’internazionale di Firenze si trova alle prese con un unico episodio che merita l’approfondimento della moviola, un contatto (ginocchio destro sul piede sinistro) di Rodovanovic su Martinez che, però, cade in maniera goffa e questo ha sicuramente convinto il direttore di gara che non fosse rigore. Corretto il giallo per Maksimovic (duro su Rodovanovic). Giusto annullare la rete di Maksimovic, oltre tutti i difensori gialloblù al momento dell’assist di Maxi Lopez.

LA PENNA  VERONA-EMPOLI 2-1

Valdifiori-coscia: no penalty

Partita buona quella del can B La Penna, alla sua seconda gara in serie A (la prima Atalanta-Chievo nel 2013), discreto l’aiuto anche degli assistenti (in particolare del “cadetto” Liberti, l’assistente numero due). Il Verona chiede un rigore attorno alla mezzora, lamentando un tocco col braccio di Valdifiori in area: in realtà sembra più coscia che braccio, che è comunque vicino al corpo. Anche il contatto fra Saponara e Obadi non appare così grave a tal punto da assegnare il penalty, fra l’altro Saponara appoggia anche il piede a terra prima di cadere. Se proprio un appunto bisogna fare al giovane La Penna è l’ammonizione a Fernandinho: l’attaccante del Verona finisce a terra dopo un contatto (lieve, ma comunque c’è) con Laurini: è corretto non dare rigore, ma non tutti i “non rigori” sono necessariamente simulazione, la smania di voler per forza ammonire per dare forza al provvedimento tecnico è forse figlia dell’insicurezza che regna ai piani alti degli arbitri della massima serie.

BANTI ROMA-UDINESE 2-1

E’ in gioco Torosidis sul gol

Affidabile la direzione dell’internazionale Banti, che forse (paragonato ai nomi che girano) meriterebbe qualcosa in questo finale di stagione. Non ci sono episodi particolari, ha visto quello che c’era da vedere e ha sanzionato con giudizio. Contatto con Heurtaux, Totti va giù in area, l’arbitro di Livorno fa proseguire. Occasione per Ibarbo, partito però in fuorigioco sul passaggio di Totti. Rischia il cartellino giallo Iturbe, quando entra su Badu. Piris commette fallo su Ibarbo e la Roma chiede il rosso: Banti opta per il giallo e non sbaglia, non c’è possesso del pallone e dunque non può esserci chiara occasione da gol (l’avesse avuto, ci sarebbe stato da valutare anche la posizione di Danilo, più avanti rispetto a lui). Tiro di Nainggolan, Heurtaux tocca in scivolata col braccio ma dopo che il pallone ha sbattuto sul polpaccio sinistro: involontario. Occasione per Allan, tenuto in giuoco da Holebas. Regolare il 2-1: Torosidis, al momento del tocco del pallone di Totti, è tenuto in gioco da Widmer, che poi liscerà il pallone.

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