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Clamoroso: Pranzi “a sbafo”, Triestina a rischio crac

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La Triestina rischia di fallire a causa dei pranzi non pagati. La notizia, clamorosa, arriva da il quotidiano Il Piccolo, da sempre vicino alle vicende alabardate. La Triestina è sull’orlo del fallimento per cene e pranzi non pagati. È...

La Triestina rischia di fallire a causa dei pranzi non pagati. La notizia, clamorosa, arriva da il quotidiano Il Piccolo, da sempre vicino alle vicende alabardate.

La Triestina è sull’orlo del fallimento per cene e pranzi non pagati. È sull’orlo del baratro per poco più di 10mila euro. L’udienza davanti al giudice civile Daniele Venier è stata fissata per il prossimo 19 agosto. Ma ora, come detto, la situazione si è fatta drammaticamente grave. L’imbuto insomma è sempre più stretto. Infatti le cene e i pranzi finiti sotto la lente del tribunale rischiano seriamente di provocare un terremoto con conseguenze a cascata. Un terremoto che in linea teorica potrebbe in breve estendersi.

Tutto questo succede a poche settimane dai blitz degli ufficiali giudiziari in piazzale degli Atleti Azzurri d’Italia per altre insolvenze che poi sono state sanate all’ultimo momento.

Il luogo dei pranzi e delle cene non pagate è il Cafè De Luxe di via Udine. Lì - tra il primo settembre e il 31 ottobre 2014 - i calciatori si sono seduti ai tavoli. Lo hanno fatto ogni giorno per due mesi, fino al trasferimento a Villa Nazareth. E cioè dopo la risoluzione dell’accordo. Il tutto, con un costo a testa, di appena 10 euro al giorno. Infatti, per questo importo si era accordata Alessia Crasso, la titolare dell’attività di ristorazione, con il team presieduto da Marco Pontrelli.

Nel ricorso, si legge che è stato un assegno di 10mila euro versato da Pontrelli, risultato poi non coperto, ma sempre secondo quanto riporta il quotidiano,  emergono anche altri due elementi gravi. Il primo è che «non risulta che i debiti descritti siano stati appianati o quantomeno ridotti» e che «non risulta ancora depositato il bilancio relativo all’esercizio 2014/15».

Mentre la società tenta di sdrammatizzare in città si respira un'aria pesante: ricordiamo che i tifosi da tempo sono sul piede di guerra con Pontrelli, e mesi fa sono arrivato anche a revocare il marchio storico del club. Ora questo caso potrebbe portare a un inasprimento ulteriore dei rapporti.