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Il Pordenone è un bunker: non prende gol da sei giornate

Il Pordenone è una perfetta macchina da guerra: segna e non prende reti. Capitan Stefano racconta i segreti: "Ci si dà una mano a vicenda e si cerca di limitare i difetti e accentuare i pregi del compagno"

Redazione

Il Pordenone è un bunker: nelle ultime sei gare è uscito a porta inviolata. Mirko Stefani, leader del reparto arretrato e capitano dei Ramarri ha spiegato i segreti:  «Il lavoro specifico sul reparto. Ma, in particolare, ci difendiamo in undici. Soprattutto siamo sempre pronti ad aiutare il compagno in difficoltà e a fare una corsa in più», afferma al Messaggero Veneto.

Il segreto è rinchiuso in pochi concetti:   «Le marcature all’interno dell’area sui palloni che arrivano dall’esterno, la ricerca del contatto fisico con l’attaccante. In generale non subiamo gol perché c’è equilibrio: la fase difensiva si fa in 11 e in questa squadra corrono tutti. Ci si dà una mano a vicenda e si cerca di limitare i difetti e accentuare i pregi del compagno».

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