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Il giorno delle verità è dunque arrivato. Mauro Lovisa cala le carte in tavola e annuncia: «Voglio la Lega Pro, ma se non saremo ripescati la volontà è quella di continuare e fare una squadra fortissima in serie D. Mi ha convinto l'affetto della gente nei miei confronti: straordinario, davvero».
Il ripescaggio, il tarlo fisso di questi giorni. Un'operazione non facile e costosa, ma che Lovisa spiega così: «Ho chiesto in Lega che i club che hanno subito punti di penalizzazioni nell'ultima stagione non ne possano fare richiesta, e che conti anche il settore giovanile, un nostro fiore all'occhiello. Le indiscrezioni ci vogliono in pole, è vero. Ci sono anche Messina e Gubbio interessate però, bisogna quindi aspettare i primi passi ufficiali».
La novità della giornata però è data dall'avvento dell'azionariato popolare: «Vogliamo coinvolgere anche le categorie produttive – ha spiegato Maurizio Orenti, uno dei soci che seguirà il progetto – perché il Pordenone è un patrimonio della città. Deve poter camminare da solo anche senza il contributo di un solo magnate».
Il futuro è cominciato, quindi, Lovisa continuerà. Senza Fabio Rossitto al timone: «Prima di scegliere l'allenatore vogliamo prima capire che categoria faremo, poi faremo le nostre valutazioni. Il prossimo allenatore deve essere coraggioso e farmi divertire». Più di un'indizio che il rapporto con Rossitto sia finito. Il nome di Daniele Pasa è il più gettonato per la successione.
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