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Pordenone: Rossitto verso l’addio. Attesa per il ripescaggio

Il Pordenone è ancora sotto shock: la gara col Monza, il tennistico 6-2 ha messo in evidenza tutti i problemi dei ‘Ramarri’. certamente già il risultato dell’andata è stato pesante, ma prendere otto reti in due partite è...

Monica Valendino

Il Pordenone è ancora sotto shock: la gara col Monza, il tennistico 6-2 ha messo in evidenza tutti i problemi dei 'Ramarri'. certamente già il risultato dell'andata è stato pesante, ma prendere otto reti in due partite è decisamente poca cosa per non dire che la retrocessione è stata alla fine il giusto epilogo.

Ora è il momento dei dubbi. Il primo riguarda la panchina. Fabio Rossitto, amatissimo dei tifosi, non sarà più l'allenatore, qualunque sia il destino della squadra. Il rapporto con Mauro Lovisa è incrinato, probabilmente in maniera irreparabile. Mercoledì il presidente parlerà con il direttore sportivo Sergio Pinzin e si deciderà di puntare probabilmente su Ezio Brevi. «Per ora non escludo nulla, parlerò con lui - afferma Lovisa a TPN - . E’ stato bravo, ma la squadra a mio parere si poteva salvare. In ogni caso se la prossima stagione saremo ancora in Lega Pro, staremo nelle zone nobili della classifica»

Ma l'attenzione è centrata soprattutto sul ripescaggio. Il presidente Lovisa vuole presentare appena possibile la richiesta in Lega:  «Non voglio perdere la LegaPro - va ripetendo da giorni -. Vogliamo avere un'altra chance e dimostrare che ce la meritiamo. Sul piano economico possiamo permetterci la Lega Pro. Il Consiglio della Figc varerà il nuovo regolamento dove prevarranno i criteri d’integrità sportiva e sostenibilità economica, siamo in cima alla lista d'attesa. Il gruppo attuale? Francamente credo che ne rivedremo pochi l’anno prossimo. Molti hanno dimostrato che la serie C fanno fatica a farla».

Ottimismo che però stride con i tempi: le decisioni potrebbero arrivare a estate inoltrata, quando la squadra dev'essere completata e tra Serie D e Lega Pro non c'è paragone sui criteri per costruirla:  « Un primo step sarà il 30 giugno, data entro la quale il Monza dovrà dimostrare di avere coperto i debiti, che ammontano, sembra, a 5 milioni di euro. Poi vedremo. Se rimanessimo in D – ribadisce Lovisa – credo che non resterei presidente. Ma non voglio pensare a questa eventualità».

Insomma incertezza assoluta, la paura è che Lovisa abbandoni, magari per Trieste se il Pordenone rimanesse in D. La prossima stagione sarà comunque un "anno zero", afferma il presidente.

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