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Pordenone, Tedino: “Vogliamo essere fastidiosi per chi ci affronta”

"Mi hanno cercato società di B, di Lega Pro, ma avevo i playoff da preparare e non volevo pensare al futuro. Poi, terminato il torneo, mi sono fermato a riflettere e ho preferito rimanere al Pordenone"

Redazione

Nuovo ruolo per Bruno Tedino, ilm aule farà da ds oltre che l'allenatore. Una figura affascinante che gli permetterà di gestire in prima persona il mercato del Pordenone e plasmare la squadra che verrà.  «Siamo reduci dalla miglior stagione in 96 anni di storia – afferma al Messaggero Veneto –. Ecco, quella di fronte a noi sarà l’annata più difficile: dobbiamo consolidarci e far vedere che ciò che abbiamo fatto non è un caso.  Vogliamo essere fastidiosi per chi ci affronta, dalle corazzate a tutte le altre formazioni. Ce la possiamo fare, ma come lo scorso campionato dobbiamo essere tutti uniti: società, pubblico, squadra. Così possiamo fare un altro grande torneo».

Si riparte senza giocatori importanti, a Tedino non si scompone: «Abbiamo trovato professionisti che, grazie al Pordenone, ora sono in B. Ne troveremo altri: nessuno la scorsa estate puntava su Strizzolo e Pasa e ora sono approdati al Cittadella. I tifosi non devono preoccuparsi. Peserà la mancanza di Giorgio: è stato lui a riportarmi qui, dopo 15 anni dalla prima volta, in una piazza che era scettica nei miei confronti. Assieme abbiamo vinto una scommessa. Mancherà il confronto giornaliero con lui».

Il tecnico friulano racconta poi di aver rifiutato parecchie offerte per rimanere a Pordenone: «Mi hanno cercato società di B, di Lega Pro, ma avevo i playoff da preparare e non volevo pensare al futuro. Poi, terminato il torneo, mi sono fermato a riflettere e ho preferito rimanere qui, onorando il contratto che scade nel 2018: l’ho fatto per la gente, per i bambini del nostro vivaio, per la mia famiglia e per riconoscenza nei confronti del presidente Lovisa, che mi ha dato fiducia e fatto sentire importante».

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