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Mou sorride, vede il già il titolo

Il solito Mourinho, polemico e complottista, ma così felice per il titolo della Premier League ormai all’orizzonte da sognare di restare al Chelsea per altri 10 anni. Alla vigilia della sfida contro l’Everton, i Blues comandano la...

Monica Valendino

Il solito Mourinho, polemico e complottista, ma così felice per il titolo della Premier League ormai all'orizzonte da sognare di restare al Chelsea per altri 10 anni. Alla vigilia della sfida contro l'Everton, i Blues comandano la Premier League dall'alto di un vantaggio di sette punti sul Manchester City, la più diretta avversaria. Un margine di tutta sicurezza quando mancano 14 giornate al termine. Ma non ancora decisivo, secondo José Mourinho: "Restano 42 punti in palio che sono tantissimi. Ma il nostro vantaggio ci permette di pensare solo a noi stessi, a non avere la pressione di dipendere dai risultati delle nostre avversarie". Dopo i due titoli domestici vinti nella sua prima esperienza a Stamford Bridge - la più duratura della sua carriera con 185 panchine dal 2004 al 2007 - e reduce da una stagione da 'zero tituli', Mou corre verso il titolo della Premier, che a Londra manca dal 2010 (ormai i bookmaker quotano il titolo dei Blues a 1/8). "Non è mai facile lasciare il Real Madrid, solitamente da lì vieni cacciato - ricorda il manager portoghese - Ma non nel mio caso, ho deciso io di andarmene perché volevo essere felice. E qui lo sono, amo questo club, i suoi giocatori ed i tifosi. Soprattutto mi piace la Premier League, nonostante ci siano cose che non capisco". Esplicito riferimento alle arcinote battaglie contro l'establishment, reo ai suoi occhi di ordire complotti contro il Chelsea. "Ero di buon umore l'altro giorno. Ho solo bisogno di un po' di tempo per capire perché i miei giocatori vengono squalificati e altri che lo meriterebbero non subiscono gli stessi provvedimenti". Come Robin van Persie, uscito immune dalla gomitata rifilata a James Tomkins nel corso della trasferta di domenica sul campo del West Ham. Non come Diego Costa, fermato tre giornate per il pestone rifilato a Emre Can in Coppa di Lega. Ma contro i Toffees l'attaccante spagnolo (17 gol in campionato) sconta l'ultima giornata, presente per lo sprint finale. Anche Mou, che vede cospirazioni ovunque, può sorridere

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