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FIGC, Gravina: “Ripartire a maggio è difficile, andremo sino a luglio. Campionato a 22 squadre? No”

Figc; parla Gabriele Gravina

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato nuovamente della possibile ripresa del calcio dopo l'emergenza Coronavirus

Redazione

L'emergenza Coronavirus in Italia, secondo esperti deve ancora raggiungere il picco, verosimilmente lo farà a breve per poi cominciare nella sua parabola discendente. Il mondo del calcio intanto si interroga sui modi per ricominciare a far rotolare il pallone, che si è fermato inesorabilmente ormai quasi un mese fa. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato nuovamente della possibilità di tornare a giocare, con la Serie A che vuole ripartire sempre nel rispetto della curva della pandemia. Queste le parole di Gravina al Corriere della Sera: "La priorità del calcio è la salute di tutti e la solidarietà. Quando torneremo a giocare dipende dal virus. Il nostro piano è chiaro: rispettare il valore della competizione sportiva. L’obiettivo è finire i campionati, arrivando alla definizione delle classifiche. Abbiamo capito che ripartire a maggio sarà difficile, ma possiamo spingerci sino a luglio. Stiamo cercando di adattare la situazione alla nostra realtà. Non vogliamo invadere la stagione che verrà perché c’è l’Europeo. Abbiamo una deadline: chiudere entro la fine di maggio 2021".

Serie A a 22 squadre? : "Ci guida una stella polare che sono le norme e non è facile modificarle. La serie A a 22 squadre nell’anno in cui bisogna chiudere prima non mi sembra una strada percorribile. Le cifre delle potenziali perdite mi sembrano fuori luogo. Siamo convinti che certe risorse dobbiamo procurarcele da soli. Stiamo studiando un piano salva calcio per il rilancio di questo importante settore produttivo del Paese".

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