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Buffon in lacrime: “Dispiace per il movimento”

Al termine del confronto con la Svezia che ha sancito l'eliminazione dell'Italia dalla fase finale del Mondiale, il portiere azzurro si è presentato ai microfoni della Rai in lacrime

Castellini Barbara

Aveva sognato di finire in modo diverso. Invece il verdetto del campo ha spazzato via ogni illusione: ad andare in Russia nel 2018 sarà la Svezia e non l'Italia. Più amaro di così non poteva essere l'addio di Gianluigi Buffon alla maglia azzurra, che ha vestito e onorato per oltre un decennio. "Mi dispiace per il movimento, non perchè ho finito - le parole del portierone della Juventus ai microfoni della Rai -. Il tempo passa, è tiranno, ed è giusto che sia così. Mi dispiace che l'ultima partita ufficiale sia coincisa con una non-qualificazione ai Mondiali". Perchè è andata così? Buffon prova a rispondere: "Non abbiamo sottovaluto niente. Chi gioca queste partite sa cosa vuol dire affrontare queste squadre. Sa quanto dispendioso sia recuperare un gol, a livello fisico, mentale, psicologico. Probabilmente non siamo riusciti a esprimere il meglio di quello che avremmo potuto fare. Cosa è mancato? L'energia e la lucidità per fare gol. Però alla fine loro hanno disputato una gara come quella dell'andata. E' stato uno spareggio che si è deciso per degli episodi, che a loro sono andati bene, a noi sono andati male. Però quando ti vanno male gli episodi è perchè probabilmente hai delle colpe".

Dopo questa sera ci si interroga su quale possa essere il futuro per il calcio italiano. "Sicuramente il futuro c'è - conferma Buffon - perchè noi abbiamo orgoglio, abbiamo forza, siamo testardi, caparbi. E dopo delle brutte cadute, troviamo il modo di rialzarci. Lascio una Nazionale di ragazzi in gamba, che faranno parlare di loro. Come Gigio Donnarumma e Mattia Perin, che non mi faranno rimpiangere. Un abbraccio a tutti, a chi mi ha sostenuto sempre, al mio Chiello, al mio Barza, al mio Leo, al mio Lele, a tutti coloro con i quali ho condiviso questa esperienza in azzurro per oltre 10 anni. Grazie a tutti i ragazzi che ci hanno seguito, non è bastato ma spero che almeno a livello di esempio qualcosa si possano portare dietro".

Il capro espiatorio già designato è Gian Piero Ventura, ma Buffon non è d'accordo: "Lo sport insegna a perdere e a vincere in gruppo, a condividere le gioie e i dolori e a dividersi i meriti e i demeriti. Quindi il mister ha le colpe che abbiamo noi e che hanno tutti coloro che hanno fatto parte di questa spedizione".

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