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Mancini: “L’Italia è da sempre terra di grandi calciatori”

L'Italia di Roberto Mancini si prepara ad affrontare la Bosnia di Dzeko, le parole del ct della Nazionale alla vigilia della sfida valida per le qualificazioni Euro 2020

Redazione

L'Italia di Roberto Mancini si prepara ad affrontare la Bosnia di Dzeko. Queste le parole del ct della Nazionale alla vigilia della sfida valida per le qualificazioni Euro 2020:

"Non farò molti cambi, ma solo dopo l’allenamento valuteremo bene chi giocherà. L’ Italia è da sempre terra di grandi calciatori. Tanti gol fin qui? Ci mancano quelli degli attaccanti, ma credo arriveranno. È una cosa anormale. A me serve che la squadra giochi bene prima di tutto. Che esprima cose buone. Penso che in una squadra i gol dell’attaccante diventano decisivi nelle gare importanti. Ci vogliono anche quelli. Per dire, Belotti ad Atene ha fatto bene con l’assist, più altri due nel secondo tempo. Alla lunga arriveranno i gol. Per quanto riguarda la Bosnia credo che siano candidati forti per passare il turno. Credo che in Finlandia sia stato un episodio. Pjanic? Fa girare la squadra, sarà anche molto pericoloso. Se non diamo il massimo, a questo livello, il rischio di perdere c’è. La Bosnia arriva da una sconfitta, ma sono sicuro che rispetto alla Finlandia sarà una gara diversa. Non avendo giocato il Mondiale di Russia meglio lasciare da parte la presunzione".

Il suo pensiero sul futuro della Nazionale: "I giocatori in ambito nazionale sono 30-40, da lì puoi scegliere. Gli italiani hanno sempre avuto qualità, magari tanti anni fa pensavamo in modo più difensivo, ma ci ha portato a vincere diversi Mondiali. Speriamo di continuare a vincere per scalare il ranking, l’Italia non merita di essere in quella posizione”.

Sul suo percorso di allenatore: "Bisogna studiare sempre, ma io sono qui perché mi diverto, mi piace allenare i ragazzi, sono tutti calciatori bravi con tanta qualità. Per me è un piacere. Sono un allenatore che ha giocato tanti anni da calciatore, quindi voglio giocare un calcio offensivo. Nonostante lo scetticismo dell’inizio ho trovato giocatori molto tecnici, c’è feeling. La strada è lunga, continuiamo a fare questo”. E sulle scelte future per la rosa: “È il tasto più dolente, perché dovremo fare una scelta e dovremo cambiare. Sono tutti giocatori talmente bravi che non è così semplice decidere".

Il ct torna anche sulla mancata qualificazione al Mondiale di Russia: "Ci sono dei momenti in cui le cose vanno male, l’Italia che non si è qualificata al Mondiale era forte ma ci sono dei momenti in cui queste cose accadono. Credo che dopo la delusione ci sia stata una spinta in più, qualcosa di diverso e più bello da parte di tutti".

 

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