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Parma: sequestri anche per le mute. L’Udinese deve avere i 3 punti.

Una crisi senza fondo, come detto da tempo. Peccato che solo la Lega e la Figc siano state in ossequioso silenzio davanti al moribondo, lasciando a Ghirardi prima, Taci dopo e Manenti alla fine il compito di dare i colpi di grazia al Parma....

Monica Valendino

Una crisi senza fondo, come detto da tempo. Peccato che solo la Lega e la Figc siano state in ossequioso silenzio davanti al moribondo, lasciando a Ghirardi prima, Taci dopo e Manenti alla fine il compito di dare i colpi di grazia al Parma. Intanto, come riporta proprio la Gazzetta di Parma, sono partiti i pignoramenti in grande stile. Prima i pignoramenti di pulmini e auto. Poi i sequestri di attrezzature medicali e sportive. Oggi alcuni computer verranno ritirati dall'azienda che li aveva noleggiati al Parma.

La gestione aziendale del club crociato è sempre più complicata e difficile, soprattutto per portare avanti la normale attività quotidiana. Dopo i pignoramenti dei tre pulmini (utilizzati sia dalle gio- vanili ma anche dalla prima squadra per portare abbigliamento e attrezzature sanitarie in casa e in trasferta) e dell'auto e delle macchine in palestra, oggi la Team Memories di Piacenza, che aveva noleggiato i computer al Parma, arriverà a Collecchio per smontare i terminali in uso negli uffici di Collecchio. Sono stati avvisati i dipendenti, raccomandando a tutti di salvare file e documenti. Ed oggi tutto verrà riportato all'azienda di Piacenza, che non riceve il pagamento del noleggio da mesi per un debito totale di alcune decine di migliaia di euro. In più, pur già concordato e contrattualizzato da tempo, l'Errea ha chiuso e svuotato il Temporary Store presente allo stadio Tardini. Un altro brutto colpo d'occhio per un Parma che perde sempre più i pezzi.

Uno stato di fuggi fuggi che deve far riflettere chi spera ancora in  un miracolo o chi, teneramente o per interesse, afferma che a Genova il Parma andrà con mezzi propri (dei giocatori). Immaginiamo, come da ragazzini, l'allegra e spensierata carovana che si ritrova davanti al Tardini alle 8 in punto e con na scelta di mezzi (5 persone per macchina per risparmiare) si parte alla volta della Liguria. Scusate l'ironia, ma è amara. Molto amara. E i dipendenti sono ancora più vittime dei giocatori, perché chi prende 1000 euro al mese e faceva fede in una società gloriosa ora vede solo paure davanti.

Ma le regole sono regole e in queste condizioni continuiamo a sostenere che il Parma non può e non deve essere salvato per non creare pericolosi precedenti e per non fare discriminazioni con chi la C l'ha poi subita davvero (perfino il Napoli). D'accordo sarebbe la prima volta che in a una squadra sarebbe esclusa e le tv questo lo digeriscono poco, ma la regolarità del campionato è comunque compromessa.

Per questo l'Udinese si dovrebbe schierare con quelle squadre che hanno già detto no ad aiuti: non per i tre punti, perché la squadra di Stramaccioni non ha grossi problemi di classifica, ma per giustizia.

"©Mondoudinese

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