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AIAC, Ulivieri: “Da tutelare soprattutto gli staff delle squadre di Serie A e non solo””

Il presidente dell'AIAC Renzo Ulivieri ha parlato della situazione Coronavirus e del possibile taglio agli stipendi degli allenatori

Redazione

Il presidente dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio, Renzo Ulivieri ha parlato della situazione Coronavirus relativamente al mondo del calcio. Queste le sue parole ai microfoni di Sportitalia:

La battuta di Rezza di ieri

"Le sue parole le prenderei come una battuta uscita male. C'è la volontà di ripartire, se ci sono le condizioni. Ma questo non spetta a noi dirlo. condizioni devono essere di massima sicurezza e per tutti, su questo non si scherza. Vogliamo terminare il campionato, prolungando anche la stagione. Difficile comunque fare previsioni, la situazione è in continua evoluzione".

Taglio stipendi?

"Ci sono alcune cose da valutare e da distinguere. In Serie A gli stipendi sono alti ma poi ci sono anche gli staff o altre persone che lavorano nelle giovanili e in questo modo si guadagnano da vivere. Queste persone vanno tutelate, è quello che abbiamo detto come Associazione ed è quello che proveremo a fare".

E' d'accordo con Tommasi?

"Abbiamo interessi diversi, ci sono categorie di allenatori che sono sotto il minimo. E parlo di minimo sotto il punto di vista di lavoratori normali, noi abbiamo fasce deboli da tutelare".

Possibile ripartenza di Serie A e B

"Con la Lega di C abbiamo fatto un percorso in comune con l’Associazione calciatori perché gli stipendi di allenatori e giocatori si equivalgono. Noi parliamo di un indirizzo da dare in questo tipo di rapporto. C’è la possibilità sì, può darsi che la A e la B ce la facciano. Abbiamo problemi di sicurezza e anche degli impianti. Ci saranno impegni economici che dovranno essere sostenute e non è detto che alcune squadre di C non ce la facciano. Mi sembra però problematico se partisse la Serie A e la B, e non la C".

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