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AIAC, Ulivieri: “La situazione è anomala, ma il campionato va concluso”

Ulivieri

Il presidente dell'AIAC, Renzo Ulivieri ha parlato della ripresa del campionato di Serie A

Redazione

Il presidente dell'AIAC (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) Renzo Ulivieri, ha parlato della ripresa del campionato di Serie A. Queste le sue parole ai microfoni di Radio Rai nella trasmissione Radio Anch'io Lo Sport: "

Sarà possibile terminare la stagione?

"Secondo me sì, ma se si pensa alla normalità non sarà così. Ci troveremo di fronte a situazioni nuove, sia per i giocatori che per gli allenatori, così come per gli arbitri. Non si sarà pubblico. Questa situazione anomala spero che ci faccia arrivare fino alla fine della stagione".

Taglio degli stipendi

"Come Associazione cerchiamo di salvaguardare i contratti più bassi. Siamo stati sempre dalla parte più giusta. Le categorie che guadagnano meno di 1500 euro al mese devono essere salvaguardati al 100%. A oggi è successo questo".

Come verrà fuori da questa situazione il calcio con tutti gli impegni contingentati?

"Non sarà facile per gli allenatori ma con i loro staff potranno gestire al meglio questa situazione anomala".

Ricordo di Gigi Simoni

"Mi commuovo ancora, ieri non sono stato capace di fare un'intervista. Siamo statoi ragazzi insieme, anche nelle giovanili della Fiorentina. La sua personalità era tale che si faceva intendere senza mai alzare il tono della voce. Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto essere come lui. Ero legato a lui da 60 anni".

Liverani è contrario alle 5 sostituzioni. Il suo pensiero?

"Vista la situazione sono favorevole. Ritrovare i ritmi gara sarà difficile, credo ci sia la necessità dei cinque cambi. Chiaro è che una squadra più piccola ci rimette rispetto a chi ha una rosa ampia".

Professionismo nel calcio femminile

"Sì ma nel modo giusto. Ci deve essere un passaggio per gradi tra il dilettantismo e il professionismo. Poi una calciatrice deve essere libera di farlo o meno, visto che potrebbe anche avere bisogno di fare un altro lavoro. Cercare di garantire le tutele sarebbe però importante".

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