Il presidente dell'AIAC, Renzo Ulivieri ha parlato della possibilità di ripresa del campionato di Serie A. Queste le sue parole a Tuttosport: "Sono d’accordo, ma non si può fare diversamente. Il virus è una cosa nuova, che muta ogni giorno, e le sicurezze non ce le ha neanche la scienza in questo momento. Per questo tante esternazioni mi sembrano fuori luogo in questi giorni".
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AIAC, Ulivieri: “Lavoro positivo della FIGC. Tante esternazioni in questo momento sono inopportune”
Il presidente dell'AIAC, Renzo Ulivieri ha parlato della possibilità di ripresa del campionato di Serie A
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"Positiva al massimo, perché si cerca di rimanere ancorati a un pensiero comune. Al contrario, gli interessi di squadra portano a delle vedute divergenti, e bisogna riconoscere che decisamente non è un bello spettacolo.Deve essere il Governo, con il contributo degli esperti, a dirci cosa fare. Abbiamo avuto un incontro con il ministro Spadafora che ci ha chiarito come da parte loro ci sia la volontà di far ripartire il calcio. I protocolli non sono universali, e potranno essere modificati. A noi spetta solamente garantire la sicurezza agli atleti. Ho sentito alcuni allenatori che da due mesi sono fermi: non vedono l’ora di ripartire".
Futuro del calcio italiano?
"Spero che il sistema italiano, in generale, arrivi a una diversa distribuzione delle risorse. Ci sono nazioni che hanno già iniziato questo percorso, ad esempio in Inghilterra. Riguarda anche il mondo del calcio. Bisogna che vi sia solidarietà fra i vari comparti. L’Italia, e il calcio italiano, ce la faranno. Potrebbe essere una nuova primavera".
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