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Arriva a Udine il ‘rimpianto’ Murillo, il nuovo Cordoba

Gino Pozzo aveva visto molto bene quando pescò Murillo nel Deportivo Calì. Oggi Riccardo Ferri lo paragona a Cordoba

Redazione

Gino Pozzo ci aveva visto bene: Jeison Murillo è un difensore con i fiocchi. Peccato che a Udine non sia mai arrivato, facendo crescere il rammarico nei tifosi bianconeri.

Ad apprezzare il centrale colombiano anche un grande interista del passato, Riccardo Ferri, che a Tuttosport spende parole importanti per lui:  «Credo che abbia colpito tutti. E' un 1992, ha solo 23 anni e grandi margini di miglioramento. A mio avviso Murillo è straordinario, ha qualità tecniche e fisiche impressionanti. Ha fatto degli errori, ma studiando la sua storia, è sempre migliorato di stagione in stagione. Ha bruciato le tappe in Nazionale e sono convinto che possa solo crescere. Vicino a Miranda diventerà un top. Non amo fare paragoni o analogie, soprattutto con calciatori di epoche passate. Oggi c'è bisogno di fisicità e rapidità con le gambe e con il pensiero. Per alcuni aspetti, però, Murillo può ricordare il suo precedessore colombiano Cordoba».

Murillo, cresciuto nelle giovanili del Deportivo Cali, viene prelevato dall'Udinese che lo cede poi alle giovanili del Granada. Dopo due anni in prestito al Cadice prima e Las Palmas poi, dove debutta nel calcio professionistico, torna al Granada con cui debutta nella Liga. Gioca titolare a partire dalla stagione 2013-2014 collezionando 28 presenze; il 3 marzo 2014 rinnova il contratto con il Granada fino a giugno 2019 con una clausola rescissoria di 35 milioni di euro. La sua consacrazione avviene il 12 aprile 2014 quando riesce a erigere una diga contro Lionel Messi nella vittoria per 1-0 contro il Barcellona. Nella stagione 2014-2015 disputa soltanto diciannove partite in Liga, bloccato da un'artrite con edema osseo al piede destro, ma questo non gli impedisce di finire nel mirino dell'Inter che lo ha voluto fortemente.

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