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Asse Udinese-Watford, benedetta sinergia

Tanti prestiti e scambi, pochi colpi in denaro sonante, così la Serie A ha registrato 630 milioni di acquisti (-540 rispetto al 2019)

Redazione

"Le difficoltà conseguenti alla grossa crisi congiunturale che sta investendo l'Europa e il mondo intero non potevano non toccare il mercato del calcio, da diversi anni chiuso in una bolla speculativa. Causa effetto Covid, oggi la Serie A chiude con 540 milioni di acquisizioni in meno rispetto al 2019. Una flessione del 38% in linea con quella dei ricavi dei club nella stagione 2019-2020, su cui è stato pesante l’impatto del lockdown e delle gare disputate senza pubblico. Una flessione alla quale ha contribuito senza dubbio l'incertezza su quando e se si tornerà alla normalità, frenando i piani previsionali e inducendo i club a grande cautela nelle spese.

Tanti prestiti e scambi, pochi colpi in denaro sonante, così la Serie A ha registrato 630 milioni di acquisti (-540 rispetto al 2019) diventando il secondo mercato in Europa per volume di investimenti dietro la Premier League, la Liga ha subito un vero e proprio crollo 400 (-970), la Ligue 400 (-270), la Bundesliga 300 (-450), la Premier 1270 (-280) unica a superare il miliardo di euro.

Una politica low-cost che l'Udinese ha sfruttato ampiamente grazie alla tanto decantata sinergia con il Watford, con il colpo dell'ultima ora di Gerard Deulofeu e il ritorno in bianconero di Pussetto e Pereyra dalla consorella d'oltremanica. Un asse di mercato che ai tifosi bianconeri non è mai andato giù, da sempre convinti di essere il paniere in cui dall'Inghilterra si potesse allegramente fare man bassa, e ritenuto quindi a senso unico. Una sinergia che invece oggi, in tempi di Covid, risulta benedetta: solo 4,5 milioni spesi a fronte dei 12,6 della scorsa stagione (dati Transfermarkt), sufficienti però a costruire un centrocampo di tutto rispetto e a far contenti i tifosi spaventati, fino a pochi giorni fa, dal mercato bianconero decisamente molto low-cost.

 

 

 

 

 

 

 

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