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Atalanta, Masiello: “Trasferta difficile, non ho mai battuto l’Udinese”

BERGAMO, ITALY - APRIL 22:  The Atalanta BC fans show their support at the end of the Serie A match between Atalanta BC and Bologna FC at Stadio Atleti Azzurri d'Italia on April 22, 2017 in Bergamo, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Le dichiarazioni di Andrea Masiello alla vigilia del match di Udine, riportate dal sito ufficiale dell'Atalanta

Massimo Liva

Andrea Masiello protagonista di una grande stagione con la maglia dell'Atalanta, è concentrato sulla trasferta di Udine, queste le sue parole riportate dal sito ufficiale della società bergamasca (atalanta.it):

Andrea, il pareggio con la Juventus per come è arrivato, può darvi uno slancio in più per questo finale di campionato?

"Ci può dare una spinta. E' stata una partita interpretata benissimo. Contro una squadra fortissima si è vista una grande Atalanta, che non molla un pallone, che crede di poter fare qualcosa di importante. Sono arrivati dei segnali positivi: con la Juve si è visto che abbiamo maturato consapevolezza, forza, entusiasmo. E l'aspetto fondamentale è che questa squadra crede in tutto ciò che fa. Basti vedere il gol di Freuler, al 90' c'erano sei giocatori in area...".

L'aritmetica dice che con 8 punti le inseguitrici non potrebbero più raggiungervi.

"E' normale che arrivati a questo punto ci sia la tentazione di fare qualche calcolo, ma noi non dobbiamo distrarci e continuare per la nostra strada, tenere duro e magari sperare che chi insegue perda ancora qualche colpo così da essere più sereni. Stiamo facendo un campionato straordinario e ora che vediamo il traguardo dobbiamo restare concentrati sul pezzo: abbiamo fatto 99, sarebbe da stupidi non fare 100. Ma c'è una grande voglia di raggiungere un traguardo che all'inizio era impensabile, per cui ce la metteremo tutta e proveremo a chiudere il discorso il prima possibile".

La prima delle quattro finali, come si suol dire, è a Udine.

"Trasferta difficile, all'andata abbiamo perso una partita che meritavamo di vincere. Però anche le sconfitte ci sono servite perché ci hanno aiutato a capire molte cose. Io però da quando sono all'Atalanta non ho mai battuto l'Udinese, per cui speriamo di invertire ora la rotta".

Questa è la tua stagione migliore?

"Da quando sono all'Atalanta penso di sì. Quest'anno è il coronamento di tutto il lavoro svolto in precedenza e che spero porti a un risultato importante. Io mi sono sempre allenato, cercando di stare bene sia fisicamente che mentalmente perché quando superi i 30 anni ogni particolare fa la differenza. E io cerco di curare tutti i particolari, dall'alimentazione agli allenamenti. Un esempio? Mezzora prima di ogni allenamento vado in palestra per fare un lavoro muscolare di prevenzione, così da poter partire subito in quinta. Mi sento orgoglioso di quello che ho fatto quest'anno e anche di quello che ha fatto la squadra".

Il ruolo di "chioccia" in squadra che effetto ti fa?

"Da un lato fa un certo effetto, perché mi guardo intorno e vedo Caldara, Spinazzola, Conti, Kessie, Petagna... Tutti giovani, ma giovani forti. E io li definisco giovani vecchi perché hanno dimostrato di avere già una mentalità e una personalità da giocatori più esperti. E per noi "anzianotti" è stato più facile perché non c'è bisogno di riprenderli per fargli capire determinate cose".

 

 

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