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Cagliari, dopo l’aggressione apparente tranquillità

Stato di apparente tranquillità. Giocatori del Cagliari  molto spaventati per l’irruzione degli ultrà nel ritiro di Assemini. Ma a qualche ora dall’assalto la situazione sembra tornata alla normalità. Il blitz è stato improvviso:...

Monica Valendino

Stato di apparente tranquillità. Giocatori del Cagliari  molto spaventati per l'irruzione degli ultrà nel ritiro di Assemini. Ma a qualche ora dall'assalto la situazione sembra tornata alla normalità. Il blitz è stato improvviso: la squadra poco dopo le 20 si è trovata di fronte una trentina di persone che hanno urlato la loro rabbia per le prestazioni e la posizione in classifica del Cagliari. Un aggressione verbale, ma non risultano atti di violenza nei confronti dei giocatori. Il faccia a faccia sarebbe durato non più di un quarto d'ora e gli ultrà sarebbero andati via da soli dopo essersi sfogati con giocatori e staff. Stamattina il presidente del Cagliari Tommaso Giulini parlerà con la squadra: solo a quel punto la società prenderà una posizione ufficiale sull'accaduto.

C'è un precedente: nel 2005 gli ultras avevano fatto irruzione nel centro sportivo per contestare la decisione della società che aveva richiamato in panchina l'allenatore Daniele Arrigoni. Il mister di Cesena fu esonerato dopo appena una partita.

Per i giocatori, intanto, non cambia nulla: allenamento alle 10 e poi conferenza stampa alle 12 con il tecnico Zdenek Zeman. L'unico fuori programma sarà l'incontro fra il presidente Tommaso Giulini e la squadra, per valutare anche la condizione psicologica dei giocatori a poche ore dall'irruzione, ma anche dal duro e inaspettato confronto con i tifosi. L'obiettivo è quello di ritrovare subito la concentrazione in vista della partita di domani in casa contro il Napoli. Non facile vista la classifica e quanto accaduto.

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