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Cagliari: spunta il nome di Guidolin assieme a Zola

eri mattina, poco dopo le 11, Zdenek Zeman avrebbe chiuso la sua avventura cagliaritana. Vale il condizionale perché, pur virtualmente esonerato, il boemo non ha ufficialmente chiuso il rapporto col club. Non vuole rinunciare a un solo euro del...

Monica Valendino

eri mattina, poco dopo le 11, Zdenek Zeman avrebbe chiuso la sua avventura cagliaritana. Vale il condizionale perché, pur virtualmente esonerato, il boemo non ha ufficialmente chiuso il rapporto col club. Non vuole rinunciare a un solo euro del contratto annuale (attorno ai 700 mila euro)e non gli si può dar torto. In estate la sua faccia è stata utilizzata per lanciare la nuova società, nata con lui. (...)

ZOLA Francesco Marroccu, il direttore generale, ma soprattutto l’uomo che ha vissuto senza soste questa maratona col boemo, fatta di cene, incontri, chiacchiere, affetto ha salutato e accompagnato a Elmas Zeman che attorno alle 15 di ieri ha lasciato la Sardegna, per raggiungere Roma. Oggi il presidente Tommaso Giulini parlerà con Gianfranco Zola che, pur essendo ormai un cittadino inglese, ha deciso di vivere le vacanze natalizie proprio nella sua Sardegna. Quello di Zola, che non ha mai allenato nel campionato italiano, ma ha fatto da spalla a Gigi Casiraghi nell’Under 21 e ben lavorato nella prima stagione al Watford, è un richiamo affascinante, una suggestione che piace. Zola è tentato. Anche se non ha mai nascosto il sogno di allenare in Premier League. Un’altra mossa di immagine. Può servire al Cagliari? Zola è amato dai tifosi, da tutta la Sardegna. Ma è chiamato a far risultato subito. Già a Palermo perché quel che mette più paura ai dirigenti sardi è l’incubo della serie B. E questo ha fatto cadere Zeman. Che quando si sceglie si sa bene di che pasta è fatto. Il suo irremovibile integralismo ha fatto irrigidire Giulini, irritato per la formazione titolare scelta in coppa Italia col Modena. E forse spinto anche dall’ambiente e dai giocatori che lavoravano tanto, troppo. Anche ieri il boemo ha fatto fare otto ripetute da mille metri. Perché ritiene che solo il lavoro possa aiutare a vincere le partite. Per la società servono pure dialogo, strategie e concretezza, non solo sogni. E così il rapporto si è incrinato. Zola parte in pole position. La seconda scelta è Edy Reja. Non molla Zenga, ma il Cagliari vuole togliersi l’etichetta di club succursale dell’Inter e Moratti dipendente. Ma occhio al colpo di scena perché in serata ha preso corpo anche la soluzione Francesco Guidolin. Nuove emozioni o mani esperte? A Giulini l’ardua sentenza.

(Gazzetta dello Sport)

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