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Cagliari: Zenga dice no, la squadra va a Zola

alter Zenga ha detto no al Cagliari. Un no sofferto, meditato, con tanta gratitudine per essere stato la prima scelta del dopo-Zeman: ma ha in mente altre cose, oggi. Il Cagliari così avrà Gianfranco Zola, questione di ore e la decisione del...

Monica Valendino

alter Zenga ha detto no al Cagliari. Un no sofferto, meditato, con tanta gratitudine per essere stato la prima scelta del dopo-Zeman: ma ha in mente altre cose, oggi. Il Cagliari così avrà Gianfranco Zola, questione di ore e la decisione del presidente Giulini sarà sancita. Forse oggi, vigilia di Natale oppure venerdì, il giorno di Santo Stefano.

IL COMUNICATO DI ZENGA

Ed ecco il comunicato con il quale Zenga ha annunciato la decisione: "Desidero ringraziare il Presidente Tommaso Giulini e tutto il Cagliari Calcio per aver pensato alla mia figura come guida tecnica ma, con dispiacere, sono costretto a declinare. In questo momento, per motivi professionali e personali intendo rimanere a Dubai per dare il mio contributo al movimento calcistico in questa parte del mondo. Rimane la soddisfazione di essere stato contattato da una Squadra con grande tradizione e da un management ambizioso come quello del Cagliari calcio".

L'INTERVISTA

Poi ecco le dichiarazioni di Walter Zenga.

"In Italia, io e la mia famiglia, non abbiamo più niente e questo lo affermo nonostante il Cagliari sia una piazza interessantissima per fare calcio. Perché avevano scelto me? Evidentemente devono avere letto delle relazioni positive. Provate a chiedere a qualcuno, anche a Walter Sabatini, che mi fece arrivare a Palermo?", ha detto.

"Quando andai via dall'Italia, nel 2010, ho scelto di pensare alla mia famiglia, alla qualità della vita e alla mia professione - sottolinea l'ex portiere della Nazionale azzurra -. Oggi, per me, la famiglia viene al primo posto. Se qualcuno non lo capisce, sono problemi suoi". "Ringrazio il presidente Giulini e il Cagliari: essere accostato a una società così importante è un piacere. Mi hanno fatto una corte straordinaria e io ne sono lusingato. Il mio rifiuto non è legato a questioni economiche, i soldi insomma non c'entrano. Per me non credo siano un problema, per fortuna".

"Da maggio scorso ho deciso di rimanere fermo, anche se per un po' ho creduto di poter arrivare all'Inter, diciamo che mi sono illuso da solo".

Zenga precisa: "Quando parli di una squadra che per 22 anni è stata la tua, puoi anche sbagliare certe valutazioni. Il miglior attestato arriva da un grandissimo come Trapattoni:ha detto che meritavo di andare all'Inter e io lo ringrazio di cuore per le belle parole".

(sportmediaset)

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