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Coronavirus, le 21 regole per i giocatori di Serie A

Il gruppo scientifico dei medici sportivi di Serie A ha stilato un vademecum inviato a tutti i club sui comportamenti da adottare per limitare il rischio di contagio

Redazione

Il gruppo scientifico dei medici sportivi di Serie A ha stilato un vademecum inviato a tutti i club sui comportamenti da adottare per limitare il rischio di contagio da Coronavirus: sono 21 regole che valgono anche per dirigenti, personale tecnico e addetti ai lavori. Eccole in dettaglio:

  • Non bere dallo stesso bicchiere o borraccia e non scambiare con compagni altri oggetti (ad esempio asciugamani)
  • Non mangiare nello spogliatoio
  • Riporre oggetti e indumenti personali nelle proprie borse
  • Buttare subito negli appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende
  • Lavarsi accuratamente le mani il più spesso possibile
  • Evitare, nell’utilizzo di servizi igienici comuni, di toccare il rubinetto prima e dopo essersi lavati le mani, ma utilizzare salviette monouso per l’apertura e la chiusura dello stesso
  • Favorire l’uso di dispenser automatici con adeguate soluzioni detergenti disinfettanti
  • Non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate
  • Coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto o con il braccio
  • Arieggiare tutti i locali il più spesso possibile
  • Disinfettare periodicamente tavoli, panche, sedie, attaccapanni, pavimenti, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti
  • In caso di attività sportiva o allenamento in vasca, richiedere un costante monitoraggio dei parametri chimici e dei parametri fisici
  • Gli atleti che manifestino sintomi evidenti di infezione respiratoria e/o febbre devono immediatamente abbandonare il resto della squadra e avvisare il medico sociale nelle squadre professionistiche o il responsabile medico della federazione nei raduni federali, che provvederà a rivolgersi al Numero 112 o al Numero 1500 del Ministero della Salute operativo 24 ore su 24, senza recarsi al Pronto Soccorso
  • Per chi non fosse ancora vaccinato contro l’influenza, consigliare il più rapidamente possibile il vaccino anti-influenzale
  • Informarsi dagli atleti e dal personale societario se ci sono stati eventuali contatti in prima persona o all’interno del proprio ambito familiare con persone rientrate da zone a rischio o in quarantena
  • Utilizzare la visita medico-sportiva quale fondamentale strumento di screening
  • In caso di raduni nazionali o di atleti o di manifestazioni di circuito internazionale autorizzate anche all’estero, prevedere sempre la presenza di un Medico di Federazione che possa valutare clinicamente tutti i partecipanti
  • Con riferimento ai Medici Sociali e, in particolare, a quelli delle squadre professionistiche o degli atleti professionisti ai sensi della Legge 23 marzo 1981, n.-91 e comunque di tutte quelle Società i cui atleti svolgono attività a livello internazionale, monitorare con attenzione i Paesi verso cui si è diretti o da cui si rientra, secondo le indicazioni del Ministero della Salute. La FMSI ha istituito un collegamento diretto e indirizzi di posta elettronica specifica per tutti i Medici Federali, che sono il punto di riferimento delle Società e degli Atleti, per un più efficace coordinamento delle informazioni grazie alla linea diretta fra Ministero della Salute, Ministero dello Sport, Coni e FMSI
  • Evitare premiazioni o altre forme di contatto con il pubblico
  • Utilizzare un unico microfono nelle interviste da disinfettare ogni volta
  • Uscire dallo stadio in bus della squadra o su auto privata evitando contatto fisico con tifosi
  • tutte le notizie di

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