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Il Milan costa troppo: caccia a investitori stranieri

Prima erano gli arabi, quindi i russi della Gazprom dell’amico Putin, infine i cinesi. Mancavano, e in effetti non potevano mancare, i nordamericani. Tutti clienti buoni per un Milan in difficoltà non solo sotto il profilo...

Monica Valendino

Prima erano gli arabi, quindi i russi della Gazprom dell'amico Putin, infine i cinesi. Mancavano, e in effetti non potevano mancare, i nordamericani. Tutti clienti buoni per un Milan in difficoltà non solo sotto il profilo strettamente sportivo, ma anche economicamente. E allora, come accade oramai quasi ogni anno, ecco che rispunta l'indiscrezione: Silvio Berlusconi cerca acquirenti. Indiscrezione smentita dai rossoneri.

Ma andiamo con ordine. A rilanciare l'ipotesi di vendita del Milan sono La Repubblica e Tuttosport. Si parla del pranzo in famiglia ad Arcore e di uno sfogo di Berlusconi davanti ai figli. Il club, complici i risultati non esaltanti delle ultime stagioni, si starebbe poco alla volta svalutando. Negli ultimi anni, addirittura, di ben 100 milioni. Soldi cui vanno aggiunte le perdite che derivano dalla mancata partecipazione alla Champions League. Cinquanta milioni quest'anno, altrettanti l'anno prossimo se, come oggi sembrerebbe, la rincorsa alla massima competizione europea dovesse risultare vana. Tant'è che, scrive questa volta il Corriere della Sera, Berlusconi si sarebbe detto "preoccupatissimo" perché "non vado in Champions neanche quest’anno, significa 60-70 milioni di mancati introiti. Sono anni ormai che perdo soldi con il Milan". E sono anni, soprattutto, che la famiglia non può più permettersi di buttare il cuore oltre l'ostacolo - come fatto sempre - ripianando i debiti.Dal 1986 a oggi, scrive invece la Gazzetta, Silvio Berlusconi ha infatti versato nel Milan la bellezza di 650 milioni. Una cifra spaventosa che gli ha permesso di diventare quello che rivendica ed è, ovvero il presidente più vincente della storia. I tempi però sono cambiati. Il gruppo di famiglia ha dovuto fare i conti con la sentenza del Lodo Mondadori e sta affrontando come tutti la crisi economica. L'attenzione verso una economia saggia e prudente è di conseguenza aumentata. Il Milan ha speso meno, ridotto gli ingaggi, evitato rincorse a giocatori extra-lusso. E così facendo è riuscito a restare a galla fino all'anno scorso. Ora tutto è però tremendamente più difficile. E, la sensazione è questa, servono soldi freschi per restituire dignità a un club che non riesce più ad autofinanziarsi.

Secondo Tuttosport ci sarebbe un mandato per cercare acquirenti in nordamerica. E torniamo al punto di partenza: all'inizio erano gli arabi, quindi la Gazprom, infine i cinesi. Ora sono gli americani. Una trattativa vera e propria però non c'è. Non per ora almeno. E nemmeno c'è ancora un prezzo. Di certo, a partire dai cugini dell'Inter fino ad arrivare al "freschissimo" Atletico Madrid, un po' tutte le squadre più importanti d'Europa vanno a setacciare i mercati in cui ancora i soldi abbondano. Dove andrà, se andrà, il Milan lo scopriremo presto.

LA SMENTITA DI BERLUSCONI

Detto di quanto riportato sui giornali, era attesa, prevedibile, la smentita del Milan. Smentita arrivata poco dopo le 13.30 e affidata all'Ansa: "Nonostante le numerose smentite, tornano a circolare, in maniera ricorrente, indiscrezioni su un'eventuale vendita del Milan. Il Presidente Silvio Berlusconi ribadisce, ancora una volta, che si tratta di ipotesi prive di fondamento".

BERLUSCONI: "E' IMPORTANTE CHE IL MIO MILAN TORNI A VINCERE"

Una battuta durante la riunione con i deputati a Palazzo Grazioli. "E' importante che il mio Milan torni a vincere", avrebbe detto Silvio Berlusconi conversando con alcuni parlamentari. "E' importante dare un'idea vincente". Lo si apprende da fonti parlamentari.

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