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Italia, Mancini: “Europeo nel 2021, può essere un vantaggio per noi”

Roberto Mancini

Il Ct della nazionale italiana Roberto Mancini ha parlato dell'Italia che verrà, di Euro 2021 e di molto altro

Redazione

Il tecnico della nazionale italiana, Roberto Mancini ha parlato in una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Argomento principale in futuro dell'Italia. Queste le sue parole:

Balotelli

"Per qualità è uno dei migliori centravanti in assoluto ma solo quello non basta. Deve fare di più e lo sa: quest'anno a Brescia non ha fatto benissimo. La nostra speranza è di averlo al 100% come era agli Europei di Prandelli o con me al Manchester City. E' ancora giovane, manca un anno: c'è spazio per tutti, non solo per lui".

Manifesto della gestione Mancini

"Io credo che ci siamo arrivati per gradi, partendo dalla Nations League. Una delle migliori è stata col Portogallo a Milano, pur non vincendo abbiamo fatto una grande partita. Credo che possiamo ancora migliorare perché abbiamo qualità tecniche straordinarie".

Terzini italiani in calo, oppure c'è qualche ragazzo interessante?

"Non credo che siamo così carenti, sia a destra che a sinistra abbiamo giocatori che possono migliorare perché sono bravi ma devono giocare di più. Ma credo che siamo messi bene in tutti i reparti, dobbiamo trovare qualcuno forse dietro le punte, magari giovane e bravo. Poi siamo messi bene un po' ovunque".

I Giocatori duttili sono una risorsa?

"Si, sono una risorsa. In Nazionale abbiamo giocatori come Bernardeschi, Chiesa, Sensi e Florenzi che possono ricoprire più ruoli. Avere giocatori duttili è fondamentale, soprattutto durante la fase finale".

Il ruolo di Zaniolo

"Vedremo, intanto vediamo se recupera bene al 100%. È un ragazzo così giovane che potrà ancora migliorare a livello tattico e può ricoprire diversi ruoli, questa è una fortuna sia per noi che per lui".

Lo ha sentito in questo periodo?

"Sì ci siamo sentiti all’inizio, poi si è sentito meglio. L’importante è che stia continuando".

Dopo l'Europeo ancora sulla panchina dell'Italia?

"Siamo talmente giovani che possiamo fare entrambe le cose. Siamo molto felici in Nazionale anche se sento giocatori coi quali non mi vedo da tanto e che rivedrò a settembre. Anche se poi avremo Nations, Europei e Mondiali: cercheremo di fare bene in tutte le competizioni, cercando di vincere".

Obbiettivi dell'Italia

"Possiamo competere al livello delle migliori, il fatto che l'Europeo si giochi l'anno prossimo può aiutarci. Spero di essere il ct che vincerà l'Europeo con l'Italia dopo il '68".

L'Italia giocherà adattandosi anche agli avversari?

"Credo che tutti gli allenatori si preoccupino degli avversari, poi le squadre devono avere il loro gioco, il loro sistema. Poi è chiaro che bisogna fare attenzione alle situazioni in campo".

Tonali, Castrovilli, Locatelli avranno opportunità? I compiti dei centrocampisti nel tuo 11

"Possiamo fare palleggio ma anche verticalizzare, i nostri centrocampisti sono tutti versatili, in grado di accettare palleggio e palla lunga. Non siamo giganti a metà campo ma si gioca coi piedi e su questo non abbiamo grandi problemi. Poi Castrovilli si è affacciato da poco alla Serie A e così anche gli altri. Lo stesso Verratti può giocare come centrocampista offensivo, come abbiamo fatto contro la Bosnia. Questa è la nostra fortuna, avere gente come Barella, Sensi, Pellegrini che può fare tanti ruoli".

Vuoi chiudere la carriera in Nazionale o vuoi toglierti ancora qualche soddisfazione?

"Può accadere di tutto, potrei fare come Tabarez e rimanere fino a 80 anni in Nazionale, ma dovrei ottenere grandi risultati".

De Rossi nello staff?

"Con Daniele ci avevo parlato prima dell'esperienza in Argentina, c'era questa possibilità ed è un po' saltato tutto, poi nel futuro tutto è possibile".

Eriksen nell'Inter davanti alla difesa come lo vedi?

"Tecnicamente potrebbe anche farlo. Mi sembra, per quello che lo conosco, mi sembra più un interno offensivo, quello che fa Barella o faceva prima Brozovic. Però è bravo tecnicamente, può anche trasformarsi in un play. Ma non è mai facile per un giocatore che arriva dall'estero adattarsi alla Serie A".

Gollini

"Ci sono tanti portieri forti. Tra i portieri abbiamo Donnarumma, Sirigu, Gollini, Perin, Cragno, Meret e poi tutti quelli che sono tra Under 21, Under 20 e Under 19 che sono tutti bravi. Gollini sta facendo benissimo, è un bravissimo portiere".

Cosa pensi degli allenamenti attuali? Ai tuoi giocatori insegni i tuoi colpi o prendi quello che riescono a darti?

"La tecnica nel calcio è fondamentale, oggi c'è la possibilità di avere più persone sul campo e questo credo sia un vantaggio, ti aiuta a lavorare sulla tecnica individuale. A questo livello, i giocatori sono tutti bravi e fanno le cose giuste".

Corsa Scudetto se si ripartirà?

"Non è facile rispondere, ciò che è successo è talmente anomalo che è difficile sapere come ripartiranno. La Juventus è avvantaggiata, ha grandi qualità tecniche, ma tutto può accadere".

Ibrahimovic, meglio averlo o no?

"E' un grande giocatore, dove è andato ha fatto la differenza. Ha qualità tecniche, fisiche, potenza. Per me uno dei migliori in assoluto. Anche se è un catalizzatore, Ibrahimovic meglio averlo e anche adesso nonostante non sia più mobile come prima conosce il calcio e lo gestisce".

Chiellini titolare con Bonucci?

"Acerbi ha fatto benissimo. Non è stato una sorpresa, io lo conoscevo abbastanza bene e provai a portarlo allo Zenit. Sta facendo un campionato ad altissimo livello e in Nazionale ha fatto molto bene, avere lui Chiellini, Acerbi e Bonucci è una grande fortuna".

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