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Milan: Inzaghi in standby, Brocchi pronto

Monica Valendino

Dopo l’ennesimo flop è calato il silenzio sul destino di Filippo Inzaghi sula panchina del Milan, in stand by per un giorno ancora. Il presidente Silvio Berlusconi ha infatti sospeso ogni decisione, anche se l’esonero...

Dopo l'ennesimo flop è calato il silenzio sul destino di Filippo Inzaghi sula panchina del Milan, in stand by per un giorno ancora. Il presidente Silvio Berlusconi ha infatti sospeso ogni decisione, anche se l'esonero dell'allenatore resta una possibilità concreta e in quel caso a prendere il posto di Inzaghi dovrebbe essere Cristian Brocchi, pronto a lasciare la Primavera. E' meno probabile invece la promozione dello storico vice allenatore Mauro Tassotti, e non si può escludere a questo punto nemmeno la conferma a sorpresa di Inzaghi. Al momento è prevosto che sia lui dirigere il primo allenamento della settimana, domani alle 15 a Milanello. L'ultima parola come sempre spetta a Berlusconi che avrebbe deciso di non prendere decisioni d'impulso per almeno due motivi: il terzo esonero in poco più di un anno non è nello stile con cui ha guidato finora il club, e il prossimo allenatore sarebbe comunque un traghettatore fino a giugno, quando Berlusconi vorrebbe affidare la squadra a un personaggio di esperienza, come Vincenzo Montella o Jurgen Klopp. Sin dal mattino Berlusconi ha dedicato la sua domenica alle prossime elezioni regionali, ma non sono mancate le riflessioni sul Milan e su Inzaghi, un altro suo pupillo che dopo appena nove mesi rischia di aver sprecato l'occasione tanto attesa, come accaduto a Clarence Seedorf nella scorsa stagione. Undici punti nelle ultime undici giornate e scelte discutibili come il cambio Bocchetti-Pazzini contro l'Hellas inchiodano l'allenatore debuttante alle sue responsabilità, da soppesare però assieme alla mediocrità della squadra e al precario equilibrio fra le due anime ai vertici della società, peraltro in cerca di un partner. Eppure Inzaghi a maggio aveva messo d'accordo tutti. Sostenuto da Galliani e considerato da Barbara Berlusconi funzionale al marketing, aveva restituito entusiasmo a Berlusconi. Ma vittorie e bel gioco si sono rarefatte da gennaio come le visite del presidente a Milanello e il Milan si ritrova decimo con 35 punti, quanti quelli raccolti da Seedorf con 7 partite in meno. Fino a giugno, potrebbe toccare a un altro ex milanista, Brocchi, che lunedì prossimo esordirebbe contro una sua ex squadra, la Fiorentina. Ne parlavano i suoi ragazzi sul pullman prima del derby Primavera perso questa mattina, che Berlusconi ha guardato in tv. Lo stesso Brocchi, di solito molto concentrato durante il riscaldamento, scrivendo in continuazione sms ha dato l'idea che qualcosa stesse succedendo. "Nessuno ha parlato con me, mi ritengo ancora l'allenatore della Primavera e penso che resterò tale", ha detto Brocchi in mattinata, malcelando un certo imbarazzo: "Io voglio il bene del Milan e lavoro per questa società, Pippo ha sempre dato il 110% e lavora per cercare di venire fuori da questo momento difficile. Vivo questo momento come tutti i tifosi milanisti. C'è un po' di tristezza ma questo periodo fa parte del calcio. La speranza è di vedere il Milan al più presto al vertice". La strada è lunga, e lui potrebbe percorrerne un tratto.