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Napoli, clamoroso Allan vicino all’addio

L'addio triste di Allan, mister 100 milioni

Redazione

Allan e il Napoli, una storia d'amore che rischia di finire nel caos che si sta scatenando sotto il Vesuvio. La situazione la racconta bene la Gazzetta dello Sport: 

Ha scelto di lasciare il panorama mozzafiato sul Golfo che si gode da Posillipo, per prendere una casa più spaziosa e con un gran giardino nella campagna di Pozzuoli. Allan è fatto così, quando ironicamente gli ultrà cantavano: «Ci vediamo in discoteca», la cosa non l’ha riguardato. Perché è un brasiliano atipico. Non beve, non va per locali e preferisce restare a casa.

Churrasco

E proprio in quel giardino organizza spesso grandi grigliate di carne, invitando i compagni. Avviene il giorno del sorteggio dei gironi di Champions, ma si ripete pure in altre occasioni. In questi giorni in quella casa bella e accogliente, c’è preoccupazione. Perché proprio da quel giardino qualcuno l’ha violata. Ladri? Qualcuno che voleva intimidire? Le risposte toccano agli inquirenti, ma resta una famiglia che ha perso serenità mentre aspetta l’arrivo del terzogenito Matteo, annunciato a luglio, pochi giorni dopo aver festeggiato la Coppa America sul prato del Maracanà con la sua Thais e i figli Miguel e Manuela, 8 e 5 anni.

Tristezza

È quella che ora il centrocampista del Napoli avverte per tutto quello che sta succedendo. Nella notte del famoso ammutinamento, non è stato il solo a sbagliare. Quella sera non doveva nemmeno esserci. Ma la voglia di recuperare dall’infortunio lo ha tenuto lì con i compagni. Sì perché quando il 30 ottobre, ha rischiato di rompersi il ginocchio per salvare un gol con l’Atalanta, si era temuto l’interessamento del crociato. Per fortuna non è stato così e lui ha provato a recuperare in fretta perché contro il Salisburgo voleva esserci. Un anno fa era l’idolo del San Paolo: ogni suo tackle sottolineato come un gol. A gennaio di lui si invaghì il Psg, offrendogli il doppio di ingaggio e trattando con De Laurentiis: sembrava pronto ad arrivare a 75 milioni, la richiesta fu di 100. Non se ne fece nulla e per Allan non fu semplice sgombrare la mente e oggi il suo valore si attesta sui 50. Ma rimane un generoso: anche quando non gioca al meglio, comunque dà tutto. Come il suo idolo Dunga.

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