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Parma, è il giorno verità. Arrivano davvero i soldi?

Per chi presta ancora un briciolo di fiducia a Giampietro Manenti, oggi dovrebbe essere la giornata decisiva per la vicenda Parma. Già, perché se arrivasse davvero il saldo di due mensilità a giocatori e staff tecnico come promesso dal patron...

Monica Valendino

Per chi presta ancora un briciolo di fiducia a Giampietro Manenti, oggi dovrebbe essere la giornata decisiva per la vicenda Parma. Già, perché se arrivasse davvero il saldo di due mensilità a giocatori e staff tecnico come promesso dal patron ieri, sarebbe un segnale non forte, fortissimo, sulle sue possibilità di risolvere la situazione. Sarebbe proprio come nelle storiella di «Al lupo al lupo» se il famoso bonifico, dopo promesse mancate e codici di riferimento tarocchi, approdasse a Parma poco prima dell’udienza per il fallimento. Solo che, appunto, alla favole credono in pochi. 

Saluti. Tra questi non c’è Cristian Rodriguez. Il centrocampista uruguaiano, com’era ormai nell’aria, ieri ha salutato Parma e il Parma per trasferirsi in Brasile al Gremio. Là, forse, potrà sperare di ricevere lo stipendio. «Siamo arrivati ai saluti - ha detto Rodriguez a ParmaFanzine.it uscendo dal centro di Collecchio dove aveva svuotato l’armadietto - sono stato poco tempo nel Parma, ma la gente domenica si è alzata in piedi per applaudirmi, e sono davvero molto contento di questo. I tifosi sono stati buoni ed in questo club ci sono ottime persone che non si meritano quello che sta succedendo».

Alle favole invece non crede il Comune che ieri ha ufficialmente revocato la concessione e la gestione del Tardini al Parma Fc che ha, verso le casse comunali, un debito di circa 1 milione e 400 mila euro. Nella missiva resa pubblica ieri l’Ente dice di volersi avvalere della «facoltà di revoca e gestione dello stadio Ennio Tardini», con effetto a decorrere dal 10 marzo prossimo.

Il Comune ha reso noto che «vista la straordinarietà della situazione, considerando che il campionato di serie A è ancora in corso, è disponibile a concedere in gestione lo stadio comunale a termine e/o a giornate, al fine di consentire alla squadra di completare la stagione, compatibilmente con le esigenze organizzative delle gare. Inoltre sono già state intraprese nelle sedi idonee le opportune azioni civili e penali».

 

Precisazioni. Intanto torna a farsi sentire Tommaso Ghirardi, ma lo fa per bocca del suo legale parmigiano, Mario Bonati. Quest’ultimo infatti ieri ha dichiarato che «Ghirardi vuole ribadire due circostanze fattuali per evitare illazioni che si sono diffuse in questi giorni sui media: la prima è che la trattativa con Taci è stata reale, effettiva ed ha portato alla vendita delle azioni di Eventi Sportivi Spa nella sicurezza che si trattasse di un interlocutore serio. Taci però non ha tenuto fede agli impegni e per questo è stata già promossa un’azione risarcitoria in sede civile presso il Tribunale di Brescia. L’altra illazione che Tommaso Ghirardi intende smentire è che vi sia stato un drenaggio in questi anni dal Parma calcio alla proprietà. Le cose sono differenti: Tommaso Ghirardi e la sua famiglia hanno impegnato risorse importanti in questi anni nel Parma. Infine nulla abbiamo a che vedere con il signor Manenti che si propose già nell’ottobre del 2014 quando Ghirardi intendeva uscire dal Parma e la sua controllante cedendoli in mani robuste e serie. Per questo motivo Manenti non venne ritenuto un interlocutore affidabile».

Toscanini. Intanto a Radio Parma ha parlato Fausto Daolio, indimenticato regista del Parma negli anni ’70, quando i tifosi l’avevano ribattezzato Toscanini per come dirigeva il gioco: «I signorotti che vengono da fuori hanno approfittato di questa città per sfruttarla. Ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Fino all’avvento di Ghirardi, noi ex del Parma eravamo tutti nel settore giovanile ad allenare, lui ci ha messo da parte. Ma adesso noi ex saremmo disposti ad allenare nel settore giovanile anche gratuitamente».

Attorno al Parma continua a muoversi questo affetto e continua a battere questo cuore che è la cosa più bella da ascoltare tra tante promesse che si sono rivelate favole. Vediamo cosa accadrà oggi. Bisogna essere onesti e dire che, dopo tante delusioni cocenti, troppa fiducia non c’è.

"Tratto dal Corriere dello Sport

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