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Partenopei, la divisione è di casa

Calcio Napoli - Le ultime sulla panchina Azzurra

L’allenatore ha i giorni contati, se non dovesse fare risultato a Udine e raggiungere gli ottavi di Champions, a fatica, Aurelio De Laurentiis potrebbe anche dargli il benservito a metà della prossima settimana.

Redazione

Come scrive la Gazzetta dello Sport, in casa Napoli c'è una frattura evidente.  "Le porte del Training Center di Castel Volturno si sono aperte per i giocatori del Napoli che, da ieri pomeriggio, hanno iniziato il ritiro comandato da Carlo Ancelotti e che potrebbe portarsi fino a lunedì sera, vigilia della gara col Genk. La tensione è palpabile nell’ambiente, c’è poca voglia di scherzare e, soprattutto, il pessimismo è dilagante. L’allenatore ha i giorni contati, se non dovesse fare risultato a Udine e raggiungere gli ottavi di Champions, a fatica, Aurelio De Laurentiis potrebbe anche dargli il benservito a metà della prossima settimana. Il contatto con Rino Gattuso è stato stabilito, anche se l’ex tecnico del Milan non vede di buon’occhio l’idea di fare da traghettatore: a Cristiano Giuntoli, col quale ha avuto un colloquio, ha chiesto garanzie in questo senso. Intanto, gli impegni imminenti richiamano tutti alle proprie responsabilità. Ancelotti ha capito che il gruppo non è dalla sua parte, che può contare solo sull’obbedienza dei più giovani, di coloro che stanno assistendo in silenzio alla rivolta dei capi".

La legge degli anziani

Il gruppo non è più compatto e non c’è più nulla che lo possa riunirlo. Ormai, all’interno dello spogliatoio esiste una mappa ben definita che spiega bene le posizioni di ciascun giocatore. Ci sono i rivoltosi, che fanno capo a Lorenzo Insigne, colui che dovrebbe essere il capitano di tutti e che nemmeno la fascia è riuscito a responsabilizzare. La sua voce nello stanzone di Castel Volturno non incute timore, anzi quando l’ha fatto è stato messo a tacere dalla reazioni dei compagni. Con lui, ci sono Callejon e Mertens (ieri colpito da un attacco febbrile), entrambi a scadenza di contratto e che con il progetto futuro non avranno più nulla da spartire. Ed è questa condizione che li ha resi paladini della rivolta. A loro tre si sono aggiunti Koulibaly e Allan, che hanno qualcosa da far scontare a De Laurentiis che non li ha voluti cedere, impedendo loro di poter guadagnare qualche milione in più altrove.

Quelli che mediano

Sono quelli che affollano il secondo girone. Ci si trovano i vari Maksimovic, Karnezis, Fabian Ruiz, Manolas, Zielinski e Llorente, gente che ha poco da lamentarsi, che ha sempre avuto la fiducia del tecnico e che oggi vorrebbe adoperarsi per ricomporre i cocci, ma la situazione è destinata a precipitare se non dovessero arrivare i tre punti da Udine. Questo gruppetto, si aggiunge a quello dei concilianti che formeranno la base del progetto futuro"

 

 

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