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Serie A, porte chiuse: Udinese e Verona le più penalizzate

L'Udinese ha raccolto il 66,7% dei punti davanti al pubblico di casa

Redazione

La decisione, inevitabile, alla fine è arrivata: per qualche settimana si giocherà a porte chiuse. Ma chi soffrirà di più dalla mancanza del fattore campo?

28 marzo 1993, data della prima partita senza tifosi della storia della serie A: Fiorentina-Cagliari, giocata peraltro sul campo neutro di Verona, per punizione dopo che in un Fiorentina-Juventus del dicembre precedente erano state lanciate due bombe carta verso il settore ospiti. Da lì in avanti altre occasioni di stadi vuoti: nel febbraio 2007, dopo l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti a margine di Catania-Palermo lo Stato decise che gli stadi avrebbero dovuto dotarsi di tornelli e meccanismi di filtraggio molto più rigorosi. In attesa che tutti si adeguassero, nella giornata successiva si giocarono a porte chiuse ben quattro partite (Chievo-Inter, Fiorentina-Udinese, Atalanta-Lazio e Messina-Catania) più una quinta, Milan-Livorno, a porte “semiaperte” dopo l’installazione-lampo di 28 tornelli nuovi di zecca.  Il caso più recente riguarda l’Inter, costretto dopo gli ululati razzisti al napoletano Koulibaly a una partita a porte chiuse (in coppa Italia contro il Benevento) e una “sui generis” contro il Sassuolo, con San Siro riempito solo da diecimila bambini.

Da un punto di vista puramente statistico, dovrebbero beneficiare delle porte chiuse le squadre con la percentuale più bassa di punti casalinghi. Dunque il Brescia (appena il 37,5% dei punti fatti al Rigamonti) e meno sorprendentemente l’Atalanta, che lontano dal Gewiss Stadium spesso e volentieri segna tanti gol: la Dea ha totalizzato il 58,3% dei suoi punti fuori casa e d’altra parte si è anche “allenata” nella Champions League interamente giocata a Milano. Il rovescio della medaglia spetta al Nord-Est: il Verona ha totalizzato in casa il 60% dei suoi 35 punti, mentre l’Udinese arriva addirittura ai due terzi (18 punti su 27, 66,7% in casa). E le grandi? Il formidabile rendimento interno allo Stadium (undici vittorie e un solo pareggio contro il Sassuolo) sembra penalizzare la Juventus. Nonostante i frequenti pienoni a San Siro, le due milanesi sono in controtendenza: sia Inter che Milan si sono trovate meglio in trasferta. Infine, perfettamente a metà del guado, il Bologna, unica squadra su venti ad aver diviso equamente il proprio monte-punti: 17 in casa, 17 fuori.

FONTE Gazzetta.it

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