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Spadafora: “Piano straordinario per far ripartire lo sport a maggio”

Il ministro dello sport italiano, Vincenzo Spadafora ha parlato della possibile ripresa dello sport, dopo l'emergenza Coronavirus

Redazione

Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora sulla sua pagina Facebook ha lasciato un messaggio e un video per annunciare un piano straordinario, per far ripartire lo sport a maggio quando la speranza che il Coronavirus possa aver abbandonato l'Italia. Ecco il suo post: "Il mondo dello Sport sarà fondamentale per la ripartenza. In questi giorni ho avuto video conferenze con i presidenti di tutti gli Enti di Promozione Sportiva e nelle prossime ore parlerò con i presidenti delle Federazioni principali. Oggi riceverò, dal Presidente del Coni Giovanni Malagò, le sollecitazioni che provengono da tutti i rappresentanti del mondo sportivo. Inizieremo a lavorarci fin da subito per proporre un piano di aiuti per fronteggiare le necessità del momento e scrivere insieme un piano straordinario capace di guardare al futuro".

Queste invece le sue parole: "Stiamo vivendo ancora delle ore complicate e difficili, ma stiamo anche avendo segnali di miglioramento. Non pensiamo di riprendere le nostre abitudini, anzi dobbiamo rispettare tutte le regole, stare a casa e permettere a chi lavora di gestire al meglio la situazione. Ci sarà un piano straordinario per le iniziative che devono partire da maggio, cioè da quando speriamo di poter essere fuori dall'emergenza coronavirus per pensare al futuro. Ma per poter ripartire da maggio, bisogna che a quella data tutte le realtà sportive possano arrivare con le risorse necessarie. Suggerimenti provenienti da tutto il mondo sportivo per capir bene quale è stato l'impatto dell'emergenza sanitaria e che cosa possiamo fare come governo per aiutare questo mondo. Abbiamo di fronte a noi 10 giorni importanti e complicati in cui possiamo vedere la differenza e cominciare da dopo Pasqua ad avere segnali ancora più netti. Ecco perché nei prossimi 10 giorni saranno ancora vietate le competizioni sportive di ogni ordine e grado ma dobbiamo chiedere un ulteriore sacrificio ai nostri atleti e abbiamo anche vietato ogni allenamento in ogni tipo di struttura. E' un sacrificio che serve a tutelare loro stessi e tutti quanti noi, è ancora troppo alto il numero giornaliero dei morti e di fronte a questi dati non c'è sacrificio che non si possa fare per invertire la rotta. Dopo ci sarà tempo per riprendere gli allenamenti e consentire ai nostri atleti di competere al meglio. Questo sacrificio vale la pena di farlo".

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