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Telenovela Parma, ora spunta il nome di Manenti

E’ atteso per lunedì il primo atto ufficiale del nuovo Parma Fc targato Fiorenzo Alborghetti e Pietro Leonardi. Il 9 febbraio saranno definite le nuove governance del club ducale e della società che ne controlla il pacchetto di...

Monica Valendino

E' atteso per lunedì il primo atto ufficiale del nuovo Parma Fc targato Fiorenzo Alborghetti e Pietro Leonardi. Il 9 febbraio saranno definite le nuove governance del club ducale e della società che ne controlla il pacchetto di maggioranza, la Eventi Sportivi spa. Poi, presumibilmente il 12 febbraio, ci sarà il primo passaggio ufficiale con l'arrivo anche della prima tranche di fondi, circa 19 milioni di euro, utili per dare nuova linfa alla disastrata società emiliana. Questi, per ora solo sulla carta, i primi passi del Parma Fc del dopo Rezart Taci e il condizionale è d'obbligo visto che, ancora una volta, i veri acquirenti del club restano nell'ombra. Intanto domani il Parma resterà fermo: la gara con il Chievo in programma domani alle 15 al Tardini e' stata rinviata a mercoledì (ore 18) per l'abbondante nevicata caduta sulla città emiliana ieri, e che ha coperto con oltre 40 centimetri il manto erboso e gli spalti. La decisione di rinviare l'incontro è stata comunque decisa soprattutto per le condizioni dell'esterno dello stadio, con ancora forti criticità per la viabilità ordinaria. Tornando alla telenovela societaria, un nome, centrale nella trattativa, è comunque già emerso. Si tratta di Giampietro Manenti, discusso imprenditore bresciano che ha già tentato la scalata alla Pro Vercelli e al Brescia di Corioni con la sua Mapi Group, società slovena con sede a Nova Gorica. A fronte di promesse milionarie però tutto è sempre finito nel nulla. Interpellato, per ora lui risponde con il classico ''non confermo, né smentisco. Aspettate lunedì'', ma indirettamente certifica la sua presenza negli acquirenti l'attuale presidente del Parma, il 29enne albanese Ermir Kodra. ''Abbiamo ceduto le nostre quote ad una società di diritto sloveno, con azionisti italiani, sloveni e stranieri - spiega Kodra ai microfoni di Tv Parma - Crediamo sia la scelta migliore per la nostra immagine e per il futuro del Parma''. ''Dobbiamo fare tutto in tempi stretti e chiediamo ai tifosi di avere fiducia - spiega invece Fiorenzo Alborghetti, manager bergamasco delle cartiere Pigna e incaricato di redigere il piano industriale del club crociato - La data del 16 ci obbliga ad operare in tempi rapidi ma comunque il nostro progetto per il Parma resta anche dopo''. Dopo però il Parma rischia di essere una scatola vuota. Oggi infatti, prima volta, ha alzato la voce anche Roberto Donadoni. ''Non siamo assolutamente disposti a spostare in là la deadline del 16 febbraio, perché se oggi qualcuno ha l'entusiasmo, la voglia e la capacità di intervenire e di acquisire la società non può che essere quella la data che dimostra le buone intenzioni - ha chiarito il tecnico bergamasco - Non avrebbe nessun senso andare oltre''.

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