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Torino, Longo: “Solo giocando si ritroverà il ritmo della partita”

Il tecnico del Torino, Moreno Longo ha parlato prima della gara contro il Parma di questa sera

Redazione

L'allenatore del Torino, Moreno Longo ha parlato prima della sfida di questa sera contro il Parma nel recupero della 25° giornata, che sarà la partita della ripartenza della Serie A post Covid-19. Il Torino sarà l'avversario dell'Udinese il 23 giugno, giorno della ripresa per la squadra friulana. Queste le sue parole ai microfoni di Torino Channel:  "Il Parma non gioca solo in ripartenza. Negli ultimi anni e specialmente in questo, è una squadra che si è evoluta molto. Sono capaci di costruire anche gioco dal basso, sono una squadra sicuramente migliorata. Da parte nostra ci vorrà massima attenzione. Per questo ci siamo preparati per giocare con la difesa sia a tre che a quattro; in questo finale di campionato dobbiamo essere camaleontici e pronti a cambiare anche in corsa".

Belotti-Zaza

"Non posso dire, per rispetto dei calciatori, la formazione: abbiamo ancora la rifinitura. Belotti e Zaza sono due giocatori importanti e sono contento di averli a disposizione. Potrebbero scendere in campo a partita in corso o anche dal primo minuto: non lo dico, però dentro di me, ovviamente, so già quello che sarà il piano partita".

Che indicazioni ha dato la finale di Coppa Italia

"Sì, mi è venuta in mente la partita dell’anno scorso tra Frosinone e Bologna, giocata a porte chiuse proprio al Grande Torino. Fu effettivamente atipica, nel vuoto dello stadio una partita a tutti gli effetti diversa da tutte le altre. Io credo che il calcio sia della gente, dei tifosi. A Torino lo sappiamo molto bene perché disponiamo di una tifoseria che ci dà un supporto importante. E perciò dispiace molto in una partita del genere non avere i tifosi al nostro fianco".

Squadre imballate?

"Mancanza di sprint significa non avere i 90′minuti nelle gambe, ma questa è una situazione atipica per tutte le squadre. Dopo oltre tre mesi di inattività agonistica ci troviamo a ripartire senza amichevoli, a differenza di ciò che avviene in estate. E’ chiaro che solo giocando si ritroverà il ritmo della partita. Quindi ci saranno momenti dove la testa conterà più delle gambe. Dovremo rimanere squadra anche quando caleremo fisicamente".

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