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Di Natale: ‘Non vale più il vecchio concetto del ‘prima non prenderle’

"Oggi si gioca con il tridente, con due attaccanti e un trequartista oppure con il terminale e un tridente a ridosso. Si segna di più, ovvio, ma non può bastare il modulo"

Redazione

Di Ntake ha commentato l'attuale Serie A sulle pagine del Corsport.  "Da tempo il calcio italiano è cambiato come mentalità. Non vale più il vecchio concetto del 'prima non prenderle', oggi si gioca con il tridente, con due attaccanti e un trequartista oppure con il terminale e un tridente a ridosso. Si segna di più, ovvio, ma non può bastare il modulo".

Insomma Totò vede positivo: "Serve qualità, e non solo in coloro che sono chiamati a trafiggere il portiere avversario, ma anche in quelli che devono servire le punte. Quando io ho segnato 29 reti con l'Udinese, ho potuto contare sul miglior Pepe, su Floro Flores, Sanchez e altri elementi dal piede vellutato che sapevano pescarti in area nel momento giusto, tipo D'Agostino, Inler e Asamoah. E prima ancora al mio fianco c'erano Iaquinta e anche Quagliarella. Negli ultimi 13 anni in Italia sono arrivati elementi importanti: Ibra, cavani, Eto'o, Milito, tutta gente dal gol facile come lo sono stati i nostri Montella, Toni, Lucarelli, Matri, Di Vaio come adesso Belotti".

Infine una battuta inevitabile sul Napoli:  "non mi sorprende che Mertens a quota 20 gol. Ha mezzi tecnici notevoli ed è agevolato da continui rifornimenti di palle importanti".

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