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Gianni Mura sul VAR: La tecnologia  toglie quel po’ di fascino rimasto al calcio

Mi sta bene quando la tecnologia risolve la questione del gol non gol. Ma per il resto è un casino. Anche per questo si è giunti alla ridiscussione del fuorigioco di pochi millimetri, il fuorigioco di naso. Io attaccante già devo preoccuparmi...

Redazione

Gianni Mura, storica firma giornalistica sportiva e non solo, in una lunga intervista a Ivan Zazzaroni sul Corsport ha parlato dei mali del calcio d'oggi, che a detta di molti (forse tutti) non è quello di una volta e il VAR tanto invocato da qualcuno oggi è sotto accusa: «La tecnologia  toglie quel po’ di fascino rimasto al calcio», la sentenza di Mura che si riferisce al Var. «Al Var e non solo a quello. Mi sta bene quando la tecnologia risolve la questione del gol non gol. Ma per il resto è un casino. Anche per questo si è giunti alla ridiscussione del fuorigioco di pochi millimetri, il fuorigioco di naso. Io attaccante già devo preoccuparmi del mio marcatore e della porta, non posso sapere dove metto il naso o se il mio piede sinistro è leggermente più avanti di quello del difendente. E’ il perfezionismo che uccide, accanimento terapeutico. Il virtual coach, poi, un regalo della Lega. Quando ho cominciato, l’allenatore aveva un vice e al massimo un preparatore. Ora si presenta con una squadra di collaboratori e allora mi chiedo: cosa sei se ti aiutano in quindici? Siamo all’eccesso di attenzioni. Posso capire nel basket, nella pallavolo, nel tennis, ma quando i metri sono 110 per 70 hai voglia a controllare le variabili... Mi dice se un giocatore è stanco o gioca poco a sinistra. Bene: poi intervengono lo scivolone di Di Lorenzo, la papera di Meret e l’errore di Manolas, per portare esempi recentissimi, e sai che me ne faccio di quel genere di assistenza? Il calcio è mistero senza fine bello, come diceva Gianni Brera, non un trattato di anatomia. Seriamente, sarebbe giunto il momento di ribellarsi alla logica industriale della monocultura tecnologica per tornare alla sapienza del calcio. Il Var sta fallendo. La discrezionalità non è stata annientata, anzi, ne è nata una nuova. Chi ricorre al video, chi fa da sé. Mi indispettisce quello che è appena successo al Sassuolo, gliene han fatte di tutti i colori. Ho assistito a decisioni ridicole, poi vai a scoprire che l’intervento di Criscito su Berardi è quasi da rosso, ma alla fine è Berardi che viene espulso. E’ giustizia relativa. Conservo la fede nell’uomo, meno nelle macchine».

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