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Il mondo del calcetto reclama: “Seguiamo protocolli rigorosi, non chiudeteci”

"Non siamo untori" la protesta dei responsabili dei centri sportivi

Redazione

La notizia della possibilità che nel prossimo Dpcm si torni al divieto per l’attività del calcetto e di tutti gli sport di contatto a livello amatoriale comincia a generare tante reazioni dal mondo dei centri sportivi. "Non è possibile colpire un settore dove sono state rispettate tutte le norme sul contingentamento e sul distanziamento - dice Paolo Gatti, segretario del Comitato dei concessionari milanesi e presidente dell’Assoallenatori di Milano - Abbiamo dei protocolli davvero stringenti e siamo stati attenti nella loro applicazione Non abbiamo mai sottovalutato l’emergenza da subito neanche durante pausa la pausa estiva e continuiamo a essere scrupolosissimi". "Sarebbe una decisione assurda che metterebbe in ginocchio un settore già provatissimo - spiega Emanuele Tornaboni, titolare di uno dei centri sportivi più grandi e attivi di Roma, lo Sporting Club Due Ponti - torniamo agli sportivi come untori. Nel calcetto il contatto è velocissimo e non prolungato e ci hanno sempre detto che il rischio del contagio è nella continuità dell’incontro".

FONTE Gazzetta.it

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