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Juventus, caso Ronaldo: la polizia coreana ha avviato un’indagine

La polizia coreana ha avviato un’indagine partita dalle proteste dei 2.000 tifosi ritenutisi truffati per la mancata presenza di CR7 nel corso dell’amichevole contro il K-Team

Redazione

L’assenza di Cristiano Ronaldo nell’amichevole contro il K-Team si è trasformato in un vero e proprio caso nazionale in Corea del Sud. Infatti, come riportato da ANSA, la polizia coreana ha avviato un’indagine sotto la spinta di Oh Seok-hyun, l’avvocato che ha fatto partire una class action in rappresentanza dei 2.000 tifosi ritenutisi truffati per la mancata presenza di CR7 nel corso del match contro le stelle del calcio locale, verso gli organizzatori dell'evento del valore di circa 50 milioni di euro considerando il costo del biglietto e i danni morali. L’investigazione è stata aperta per “frode” e vede coinvolti la Juventus, colpevole di non aver mandato in campo Ronaldo come da accordi, e l’impresa ‘The Fasta Inc.’ che aveva organizzato la partita assicurando la presenza del portoghese.

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FONTE Itasportpress.it

 

 

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