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Melker Hallberg e quel sogno infranto all’Udinese

Tante storie sono passate sotto lo scudo bianconero, tante speranze e tante scommesse... alcune vinte, altre perse

Redazione

"L'Udinese, da sempre, si è distinta nella scena calcistica internazionale per il suo efficace e incessante lavoro di scouting attraverso il quale la ricerca di talenti sconosciuti da lanciare nel firmamento del calcio che conta (con grande gioia per le tasche della società), è diventata il marchio di fabbrica dell'era Pozzo. Una pionieristica virtù da cui hanno tratto insegnamento anche i club più blasonati, purtroppo per i bianconeri, aumentando la concorrenza nella corsa a 'chi arriva prima e meglio'.

"Tante storie sono passate sotto lo scudo bianconero, tante speranze e tante scommesse... alcune vinte, altre perse. Quella che Melker Hallberg ha raccontato a Fotbollskanalen è una di queste.

"Nell'agosto del 2014, all'età di 18 anni, il centrocampista Melker Hallberg firmò un contratto di cinque anni con l'Udinese. Sembrava fatta per l'avvio di una carriera in Serie A e invece da lì in poi il suo percorso è stato costellato di prestiti.  "È stato un po' un sogno che si è infranto - ha rivelato il 24enne giocatore svedese che oggi milita in un club scozzese - ma non posso sedermi e rimpiangere nulla ora, ho imparato da ogni cosa, sono ancora giovane e ho già molta esperienza. Il primo anno all'Udinese ho imparato molto e ho giocato anche alcune partite in Serie A, speravo che la stagione successiva sarebbe stata quella giusto per me, invece non è stato così. So di essere un bravo calciatore,  a volte devo solo non pensarci e andare avanti".

"Da giovane talento, capita spesso di entrare in una squadra di Serie A e poi essere accantonati. Quanti 'te l'avevo detto' hai dovuto sentire? "E' facile parlare col senno di poi, ma se non corri rischi nella tua vita non saprai mai cosa ti potrà succedere".

"Come è stato trasferirsi a Udine a soli 18 anni?  "In realtà è andato tutto molto bene al di fuori del calcio. L'unico problema era che lì non parlano molto bene l'inglese, mi sono arrangiato a gesti. L'Udinese è una società ben organizzata. Ci sono molte persone che ti aiutano, hanno un ottimo controllo. Tutto ha funzionato alla grande".

"Com'è stata la sensazione di debuttare in Serie A? "È stato magico. Sono entrato nella ripresa (Udinese-Cagliari gennaio 2015 ndr). Quando abbiamo parlato della tattica durante l'intervallo, ricordo di essermi seduto e di aver tremato dall'emozione. È stato fantastico".

"Quanto ha influito il lato economico quando hai scelto di firmare con l'Udinese?  "Niente. Ovviamente è stato un grande aumento di stipendio, ma da quando ho iniziato a giocare a calcio non ho mai giocato per soldi"

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