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Sputo al Mister: “Il calcio giovanile è un mondo malato”

FOTO Ilovepalermocalcio.com

Il gesto denunciato dal Mister Luca Russotto della Panormus al termine della gara giocata contro il Monreale, Under 17 valevole per il campionato regionale, compiuto a suo dire da parte di un tesserato della Monreale è di quelli di cui non...

Redazione

Il gesto denunciato dal Mister Luca Russotto della Panormus al termine della gara giocata contro il Monreale, Under 17 valevole per il campionato regionale, compiuto a suo dire da parte di un tesserato della Monreale è di quelli di cui non vorremmo mai sentir parlare:  "E' un mondo malato questo del calcio giovanile, e non credo meriti ricevere ancora il mio contributo; penso seriamente di lasciare il mondo del calcio giovanile, reputandomi principalmente un uomo perbene e di sani principi, e non posso accettare quanto accaduto oggi al termine della “finale di Champions League” under 17 Panormus vs Monreale. Sono stanco di fare finta di nulla, sono stanco di fare il buonista, sono stanco di vedere soggetti frequentare i miei ambienti, per questo motivo e per continuare a dimostrare ai miei figli che il loro papà è una persona per bene e che nulla ha da condividere con elementi nocivi che scaricano le loro frustrazioni nelle partite di calcio, questa volta non faccio finta di nulla; questa volta denuncio pubblicamente quanto accaduto". Continua Mister Russotto: "Al termine della partita di calcio disputata presso il centro sportivo Villa Sant’alfonso, nei pressi dello spogliatoio assegnato alla squadra ospite ricevevo uno sputo in faccia da un calciatore under 17 tesserato della società Monreale mentre che, lo stesso proferiva la frase “chistu è per………", facendo chiaramente il cognome di un mister attualmente tesserato con il Monreale e che l’anno precedente era tesserato per la Panormus. Mai, avevo ricevuto un’umiliazione del genere e dico senza vergogna che l’occorso mi ha fatto talmente male da farmi scoppiare pubblicamente in un pianto non normale per la mia persona, lacrime di delusione e sconforto. Non mi nascondo dietro a un dito, e tutto ciò in mio possesso sarà oggetto di una immediata comunicazione alle sedi FIGC competenti affinché l’autore di tale gesto venga valutato e punito. A dire il vero i provvedimenti immediati mi auguro vengano presi dalla proprietà della società Monreale e che la stessa cosi come pubblicamente sto denunciando, altrettanto pubblicamente renderà edotti tutti sulle conseguenze e sulle sanzioni irrogate al proprio calciatore. Ci metto la faccia, tutto ciò deve finire".

Alle dichiarazioni del mister Russotto segue il comunicato della società Monreale:

"Apprendiamo con dispiacere quanto accaduto oggi pomeriggio nel post gara degli under 17 tra Panormus e Monreale. Ci battiamo da anni perché questo ambiente resti pulito e allontaniamo dalla nostra società quanti si rendono protagonisti di gesti antisportivi e offensivi per gli avversari e non solo. In questo momento non ci sentiamo di colpevolizzare nessuno in quanto non abbiamo appurato quanto realmente è accaduto.

Non ci risulta che ci siano stati sputi da parte di nessun nostro ragazzo ma solamente la frase fuori luogo citata nel commento, subito redarguita dal nostro mister.

Siamo certi che la realtà dei fatti sarà sotto gli occhi di tutti.

Se la realtà è distante da quella che noi crediamo non esiteremo a prendere provvedimenti e porgere le scuse.

Ci battiamo anche noi per un calcio giovanile pulito in cui la squadra che vince sia libera di festeggiare nel proprio spogliatoio nel rispetto degli avversari, senza che tutto ciò riscaldi gli animi degli addetti ai lavori".

Nessuno che non abbia assistito ai fatti può permettersi di giudicare in questo caso, ma è vero che l'ambiente giovanile è spesso avvelenato da ragazzi privi di ogni forma di rispetto per chi ha lavorato e fatto sacrifici per percorrere una strada che sta cercando di indicare - per passione e certo non per soldi - a chi ha ancora tanto da imparare, e non è l'unico ambito: vero professori delle scuole? E' avvelenato da genitori frustrati che vedono nel proprio figlio il Maradona di turno - datevi una calmata, la storia calcistica insegna che i fuoriclasse emergono anche se vissuti per strada da soli - e tra improperi e consigli assillano l'allenatore. E' avvelenato da chi insulta giovani arbitri in erba (potrebbero essere i loro figli) pensando che con un fallo in meno fischiato si cambino le sorti del mondo, vi tranquillizzo genitori urlanti attaccati alle reti: se sei forte alla lunga vinci, la statistica non è un'opinione e se non lo sei resta un bel gioco. E' un mondo avvelenato dall'egoismo, dall'egocentrismo e dominato da chi urla più forte, ma non siamo scimmie... O no?

ERRATA CORRIGE mi scuso con le scimmie per averle paragonate ai genitori urlanti, perdonatemi

 

 

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