Gazzetta: E’ un Pordenone da urlo

Pordenone sempre più da Serie A sulle pagine della Gazzetta dopo la vittoria a Cosenza.

Non solo la Dacia Arena, adesso il Pordenone alza la voce anche fuori casa. E lo fa nella trasferta più complicata del momento, contro una squadra che aveva dato segnali di crescita e che ha necessità di punti salvezza. Invece a Cosenza centra la seconda vittoria in campionato fuori casa e si tiene ben stretto il secondo posto. Gongola Tesser che ha seguito la squadra dalla tribuna stampa del Marulla. Si complica, sempre di più, per i calabresi, alla terza sconfitta davanti al proprio pubblico dove finora ha vinto una sola partita su otto. La posizione di Braglia, nonostante le voci di un imminente esonero con Serse Cosmi candidato alla sostituzione, non sembrerebbe in discussione. Dopo un primo giro di consultazioni, il presidente Guarascio (finito ancora una volta nel mirino della tifoseria) ha ribadito la sua fiducia al tecnico della promozione in Serie B.

Spettacolo

Tre gol e tante giocate con ben venti calci d’angolo battuti (dieci a testa) fotografano, evidentemente, una partita giocata a viso aperto dalle due squadre. Con una differenza, sostanziale: il Pordenone si è rivelato quadrato, molto organizzato e con una fisicità capace di fare la differenza. Soprattutto una squadra brava a capitalizzare le azioni create per sbloccare la partita nel momento giusto. Il Cosenza, da parte sua, dopo un buon inizio si è lasciato intimidire dall’evidente supremazia di Burrai e compagni. Certo, nel secondo tempo si è vista un’altra squadra ma spinta esclusivamente dalla voglia di recuperare il doppio svantaggio, la forza della disperazione. Hanno pesato anche alcune decisioni arbitrali: «C’è stata difficoltà a capire il metro di giudizio delle decisioni prese. Sul loro primo gol c’era un evidente fallo su Baez…», ha sottolineato Braglia a fine partita.