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Gazzetta: Il Pordenone cade in casa

Un ottimo Pescara vince dove nessuno c’era riuscito Zappa e Galano in gol, due pali: Tesser fa autocritica

Redazione

Il commento ella Gazzetta sul ko interno del Pordenone col Pescara di Legrottaglie.

«Mi ricorderò a lungo questa giornata». Come dargli torto? Nicola Legrottaglie ha ottenuto il massimo e grazie a questi tre punti – uniti all’ottima prestazione della sua squadra – potrebbe rimanere alla guida del Pescara. All’esordio su una panchina di Serie B, chiamato a inizio settimana a sostituire Luciano Zauri, il tecnico della Primavera ha steso la vice-capolista Pordenone, facendo ripartire un gruppo che non vinceva da un mese e infliggendo alla squadra di Attilio Tesser la prima sconfitta casalinga in campionato. E’ molto probabile a questo punto che Legrottaglie rimanga sino a fine stagione: in tal caso cadrebbero le candidature esterne emerse nei giorni prima della sfida della Dacia Arena. Il presidente Sebastiani ora sarà chiamato a prendere una decisione. «Sono ai suoi ordini – ha detto a riguardo il tecnico - se mi chiederà di rimanere, lo farò volentieri». Per il Pordenone una giornata storta e la prima, vera, contro-prestazione dell’annata: oggi potrebbe essere superato dal Crotone al secondo posto.

Intensità

Per il suo debutto Legrottaglie ha puntato sul 3-5-2, abbandonando così la difesa a 4 della precedente gestione. Sin dai primi minuti si era capito che l’incontro potesse indirizzarsi sui binari del Pescara. Il Pordenone è andato in difficoltà, subendo il ritmo, l’intensità e la disposizione tattica degli avversari, che con il centrocampo a cinque erano spesso in superiorità numerica e portava le mezzali di casa a uscire sugli esterni (Del Grosso e Zappa). Pescara sempre con il pallino del gioco, Pordenone chiamato a rincorrere: nella prima mezzora si sono contate tre occasioni per gli ospiti, con i padroni di casa capaci di far male all’avversario solo a fine primo tempo con un contropiede terminato da Zammarini. Nella ripresa, in pochi minuti, i due gol. Il primo è nato da una palla guadagnata a metà campo da Zappa e data subito a Maniero: l’esterno ha attaccato la profondità, è stato servito dall’attaccante, ha superato Barison e a tu per tu con Di Gregorio è stato capace di batterlo con uno delizioso pallonetto. Pochi minuti ed è arrivato il raddoppio. Galano, dopo un palo colpito pochi istanti prima, ha scelto perfettamente il tempo al centro dell’area e di testa ha segnato il 2-0. Machin ha poi colpito un altro legno, quando il Pordenone ormai non riusciva più a rientrare in partita. (...)

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