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Il Gazzettino: Pordenone, il pubblico non risponde

Ma se buona sorte è stata, è altrettanto vero, come sostiene Virgilio nell'Eneide, che la fortuna aiuta gli audaci e sull'audacia e sulla determinazione dei ramarri nessuno può nutrire dubbi.

Redazione

L'apertura del Gazzettino sul Pordenone che continua a giocare a Udine senza grande pubblico.

Anche Tyche, mitologica dea della fortuna con la palla in mano, tifa neroverde. Lo si è visto chiaramente domenica, nel posticipo serale vinto dai ramarri contro il Crotone grazie a una clamorosa autorete di Mustacchio. Sull'insidioso cross di Gavazzi, nel tentativo di anticipare l'accorrente Chiaretti, il laterale ha calcato da autentico bomber il pallone alle spalle del portiere Cordaz. Una prodezza al contrario che ha deciso la sfida, consentendo ai ramarri d'incassare 3 punti importantissimi e di agganciare il Cittadella a quota 25 alle spalle del super Benevento di Pippo Inzaghi (9 lunghezze avanti), ormai in fuga solitaria. Ma se buona sorte è stata, è altrettanto vero, come sostiene Virgilio nell'Eneide, che la fortuna aiuta gli audaci e sull'audacia e sulla determinazione dei ramarri nessuno può nutrire dubbi.

STRUKELJ TESSERNon ha pesato quindi l'assenza in panchina di Attilio Tesser, squalificato per tre giornate dopo essere stato allontanato a Pisa da Antonio Di Martino, la cui direzione era già stata penalizzante nei confronti del Pordenone nel match perso a Livorno. Del resto lo stesso Tesser aveva alla vigilia tranquillizzato tutti sottolineando la sintonia esistente fra i due tecnici, che collaborano da una quindicina d'anni. «Per me è la tesi di Mark Strukelj, che non ha ancora smaltito emozione e soddisfazione è stata una domenica particolare. Dal punto di vista tattico abbiamo fatto una grande partita, soprattutto sul piano difensivo, anche se sono state nostre le chance migliori, come quella di Strizzolo». (...)

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