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Il Gazzettino: Stefani col Pordenone a vita

Redazione

C'è chi sa stare tranquillo in panchina e chi invece seduto a guardare gli altri giocare non ce la fa proprio. Il Pordenone ha e ha avuto due esempi lampanti delle due situazioni.

Il punto sul Pordenone sulle pagine de Il Gazzettino:

Il primo è quello di Mirko Stefani che, nonostante il palmares (4 stagioni da capitano, con un fondamentale apporto nella storica promozione in B), in questo campionato ha calcato il rettangolo verde per soli 10' del match del 3 novembre alla Dacia Arena con il Trapani. Il capitano emerito (ora la fascia è indossata da Michele De Agostini) resta comunque un elemento importante, la cui parola è tenuta in grandissima considerazione nello spogliatoio. Il secondo è quello di Gaetano Monachello, giunto in estate al De Marchi dall'Atalanta, al quale non sono andate giù le 8 sedute in panca alle quali è stato costretto. E, nonostante gli 11 gettoni di presenza (7 dall'inizio) accumulati nel girone d'andata, ha spinto per essere ceduto durante la finestra di mercato, approdando al Venezia. Molto dipende anche dall'età e dalle aspettative dei giocatori. Stefani è un classe '84 ormai vicino alla chiusura della carriera agonistica. Monachello ha 10 anni in meno e spera di poter ancora dire la sua.

RAMARRO A VITAStefani ha ribadito all'Adige nei giorni scorsi la sua voglia di diventare un ramarro a vita, già espressa più volte agli organi d'informazione della Destra Tagliamento. «Le gerarchie in squadra ha premesso Mirko quest'anno sono cambiate. La stagione però sta andando benissimo e non ho alcuna recriminazione». (...)